Tutto (o quasi) quello che abbiamo imparato nell'ultima settimana di tennis. Dal pronostico…ehm…azzeccato sulla finale femminile di Melbourne ai pensieri intelligenti di Gilles Simon, la lezione di Serena, i consigli di Grillotti e tanto altro.
Mi chiama Radio Sportiva:
“Abbiamo con noi il super esperto di tennis e commentatore di Eurosport, Lorenzo Cazzaniga”
“Buonasera a tutti”
“Lorenzo, chi vincerà la finale femminile dell’Australian Open?”
“Mi dicono abbiano già caricato il trofeo sul volo della Williams per la Florida…”
Eh, il super esperto…
UNBEATABLE?
Impossibile non cominciare a porsi certe domande: Djokovic batterà il record di Slam di Federer? Chiuderà già quest’anno il Career Slam? O il Grand Slam? O addirittura il Golden Slam? Diventerà il più forte di tutti i tempi? In definitiva, è umano o è meglio affidarlo a Mulder e Scully?
I PENSIERI DI SIMON
Come al solito, Gilles Simon non è stato banale e su come battere Djokovic (è stato l’unico a trascinarlo al quinto set a Melbourne) ha espresso un’opinione interessante: “Credo che appaia così imbattibile, che gli avversari cercano di variare il loro gioco, finendo con lo sbagliare molto di più. Io credo che l’unica soluzione sia fare il proprio gioco e sperare di essere in miglior giornata di lui. E anche che il proprio gioco gli possa dare qualche fastidio. Lui è in grande fiducia ma se va in difficoltà qualche scatto di nervosismo c’è ancora e lì puoi cercare di approfittarne. Ovviamente, tutto questo è molto, molto complicato”.
IL NUOVO ROGER
Federer, con la complicità del suo agente, Tony Godsick (“Quello che mandavamo a fare la spesa durante l’Orange Bowl” ricorda Cino Marchese, suo boss all’IMG negli anni 80-90) ha cominciato la sua attività di manager. Dopo aver firmato Del Potro e Dimitrov, ora lancia la Rod Laver Cup, una sorta di Ryder Cup, uno scontro Europa – Resto del Mondo, ennesima botta alla bistrattata Coppa Davis. Così, su due piedi, mi sembra l’ennesima esibizione ben retribuita (servirebbe un secolo per pareggiare la tradizione della Davis) e probabilmente anche con scarso appeal tecnico visto che i primi sei giocatori del mondo sono europei…
LA LEZIONE DI SERENA
Magari negli spogliatoi avrà fatto a pezzi dieci racchette e lasciato la camera d’albergo come facevano i Guns n’ Roses nei migliori anni della loro vita. Però come Serena Williams ha saputo accettare la sconfitta in finale con la Kerber dovrebbe servire da esempio e trasmesso nelle scuole tennis. Anche alla premiazione, eccola mentre sembra dire ad Angelique: “Vai, è tua, te la sei meritata”: Chapeau. Gran donna.
CAMERA IPERBARICA
E’ ormai prassi per Djokovic (ma anche Mattek Sands per esempio) usare la camera iperbarica per riossigenare il sangue dopo un match (le sessioni durano almeno un’oretta), così come altri preferiscono la crioterapia, immergersi nell’acqua gelida, eccetera eccetera. Perché per recuperare da certi sforzi non bastano acqua e integratori. E se in alcuni paesi certe pratiche sono doping e in altre no, è un problema dello sport, non dei suoi protagonisti.
STATI D’ANIMO
Una vignetta che riassume meglio di qualsiasi parola i pensieri di Andy Murray.
AND THE FUTURE IS…?
Il tennis italiano ha vissuto negli ultimi 5 anni soddisfazioni e risultati (quasi) mai avvicinati prima. O comunque non negli ultimi 40 anni. Tuttavia, un avveduto management non starebbe a gloriarsi del passato (considerando che prendersi anche solo buona parte dei meriti sarebbe un falso storico) ma penserebbe al futuro. Che non mi pare altrettanto promettente. I tornei junior dello Slam di mostrano che i nostri under 18 son ben lontani dai vertici mondiali; nella classica ATP under 21, il primo azzurro è Matteo Donati (21 anni, dodicesimo e n.177 ATP), il secondo Francisco Bahamonde (italiano si fa per dire, 19 anni, 33esimo e 364 ATP). In quella under 25 (visto che le carriere si allungano) Marco Cecchinato (23 anni, 16esimo e n.83 ATP, che resta ancora il giocatore di miglior classifica ATP a non aver ancora vinto un match del tour maggiore) e ancora Matteo Donati (sempre 21 anni, 44esimo e n.177 ATP). In campo femminile, la situazione appare peggiore: nella classifica under 21, la prima azzurra è Alice Matteucci (20 anni, 61esima e n.327 WTA), in quella under 25, Camila Giorgi (24 anni, 15esima e n.40 WTA), unica grande speranza, che speriamo non rimanga tale.
I CONSIGLI DELL’ARBITRO
Curioso come il giudice di sedia Mohamed Lahyani abbia cercato di convincere Bernard Tomic a continuare il suo match a Sydney nonostante qualche dolorino e dopo che l’asutraliano aveva saputo di avere un buon tabellone all’Australian Open. Di consigli arbitrali ne ricordo solo uno: torneo di Parigi Bercy, Marat Safin era, come al solito, piuttosto nervoso e continuava a lamentarsi di qualunque cosa. Così, ad un cambio campo, il nostro Romano Grillotti dalla sedia del giudice gli disse: “Oh, Marat, guarda che se stai tranquillo, ‘sto match lo porti a casa facile”. Numero uno.
VIVA LA COERENZA
Roberta Vinci decide di pensare al suo ultimo anno di carriera da singolarista e quindi rinuncia alla convocazione in Fed Cup (oh, c’era anche da registrare la puntata del programma di Cattelan, eh!) nel difficile match contro la Francia. Barazzutti accetta: “Dobbiamo rispettare le sue scelte”. Vien d’obbligo ricordare cosa accadde a Simone Bolelli quando rinunciò ad una convocazione in Davis nel 2008, con Nicola Pietrangeli che addirittura parlò di sputo sulla bandiera nazionale, l’intervento del Presidente Binaghi, il codice di comportamento, eccetera eccetera. All’epoca, Bolelli aveva raggiunto (con coach Claudio Pistolesi) il best ranking al numero 36 ATP. Traguardo purtroppo non ancora superato nei sette anni successivi. La scelta della Vinci rende comunque palese che la sua separazione con la Errani è stata tutta fuorché amichevole, e che nemmeno le esigenze della Nazionale sono riuscite a ricucire.
GIOVANI ITALIANI
Umberto Rianna, ottimo coach che ora supervisiona per la Fit le nostro migliori promesse è sicuro: “Con Donati serve solo pazienza, mentre di Quinzi non si capisce granché. Il tennis c’è, anche se forse non quanto credevano”.
IL PALLETTARO
Contenti di esservi liberati di Ball Boys? Eccovi Il Pallettaro. Mi resta oscura la motivazione che spinge Gene Gnocchi a sottoporsi a tutto ciò. Ma se qualcuno mi dice che il programma è un investimento che aiuta a promuovere la pratica del tennis… Nemmeno alla Bocconi riuscirebbero a dimostrarlo! (post scriptum: tra le battute pseudo divertenti mi è rimasta impressa questa perla: ”L'avversario dice di essere il sosia di Agassi ma in questo caso era lui a picchiare il padre”.
TU CHIAMALE SE VUOI… EMOZIONI
IL TIC DI DUSTIN
All’ultimo Challenger di Brescia, ho osservato tutti i match di Dustin Brown e ho notato che sta sviluppando lo stesso tic di Nadal. Però davanti, non dietro!
SENSORI MESSICANI
Con tutti i sistemi che la polizia messicana deve affrontare per l’import/export di sostanze proibite, anche un sensore inserito nella racchetta può diventare un problema. Come l’amico Massimo Monti ci ha dimostrato, a sue spese.
NEOLOGISMI
Neologismo calciofilo-tennistico di Laura Golarsa in un match di doppio :”Mergea non è quello che crossa tanto sotto rete”.
VIVA LA DIRETTA
Un reach di oltre 150.000 telespettatori per il match di Dustin Brown contro Basic al Challenger di Brescia suggeriscono che 20 mila euro che costa la diretta di Supertennis vale la pena (soprattutto se si hanno sponsor evoluti). Meno interessante per gli organizzatori dei challenger la proposta di cedere alla Fit le wild card. Fino ad un paio d'anni fa il torneo riceveva l'interessante somma di 20.000 euro (insomma, ti potevi pagare Supertennis in diretta), ora 6.000 di questi euro sono offerti in buoni per i Centri Estivi (in crisi enorme) che spesso per gli organizzatori sono carta straccia.
NUOVA… EDBERG
Bellissima l’edizione del 25esimo anniversario della Wilson Pro Staff 6.1, telaio che ha scritto la storia e che a lungo è rimasto legata all’immagine di Stefan Edberg. Per questo ci ha sorpreso trovare sulla cover la foto di Roger Federer, in una delle poche occasioni dove la figura dello svizzero c'azzecca davvero poco.
LA BENEDIZIONE DI NADAL
Nadal ha dato la benedizione al giudice di sedia Carlos Bernardes e gli ha concesso di tornare ad arbitrarlo nel 2016. Amen.
AH, ALIZE!
Ecco la prima immagine vista da Jeremy Chardy nel 2016. Ah, se Alizé Lim diventasse pure forte…
SPORTIVO, MA…
Tutti i media, soprattutto quelli non sportivi, hanno elogiato il gesto di Jack Sock che ha chiamato un Challenge in favore del suo avversario, Lleyton Hewitt alla Hopman Cup. Forse ignari che la bella manifestazione non è altro che una ricca esibi<ione dove il risultato conta pochino. Bravo Sock, ci mancherebbe, ma avrebbe fatto lo stesso a Melbourne? Siamo ancora lontani da un gesto come quello di Mats Wilander nei quarti di finale di Roland Garros 1983. Opposto a José Luis Clerc, sul match point (6-5 al quarto set) non concesse il punto diretto ma comunque chiese all’arbitro (che aveva già dato la vittoria allo svedese) di rigiocare il punto. Clerc sbagliò un rovescio e Wilander vinse quel match e poi anche il torneo. Aveva 17 anni. VIDEO
ROBBEN E CERCI
Ci ricorda Matteo Maria Milanese che Mats Wilander se ne è uscito con un “la Kerber ricorda la Radwanska, solo che lei è mancina”. Un po’ come quando Maurizio Pistocchi disse: “Robben mi ricorda Cerci”.
PENNETTA EUROPEA
Giovanni Pietra, direttore commerciale di Babolat a Lione, atterra a Bruxelles e chi si ritrova davanti in gigantografia? La nostra Flavia Pennetta. Ah, peccato trovarla alle partenze e non più sul campo da tennis.
FASHION?
Semplice, uno conciato così, semplicemente non lo fai scendere in campo. Punto.
RISING STAR
Tre chance per avere un nuovo Andrea Gaudenzi. Statisticamente una buona prospettiva.
TOURNAMENT OF THE WEEK
Mi son sempre ripromesso di andarlo a vedere un anno, Les Petits As di Tarbes, da dove sono usciti alcuni dei più grandi campioni della storia, come Rafa Nadal, per citare un esempio. Purtroppo la data non è delle migliori ma, come conferma Melania Delai, l’atmosfera è talmente straordinaria da caricare i ragazzi al massimo. Il post la dice lunga.
GIF OF THE WEEK
Scopri la tua prossima scusa…
TIP OF THE WEEK
Gli esercizi postati da Pat Remondegui sono semplici e mai banali, due qualità non indifferenti.
PHOTO OF THE WEEK
La sera dopo doveva giocare una finale Slam contro Novak Djokovic, ma la famiglia viene prima di tutto. E così, a mezzanotte Andy Murray era ancora in tribuna a fotografare il fratello Jamie che aveva appena vinto il titolo di doppio dell’Australian Open.
NOSTALGIA MOMENT OF THE WEEK
Guarda il video: LINK
NOSTALGIA PHOTO OF THE WEEK
Borg, Connors, Orantes e Adriano.
STAT OF THE WEEK
Chi sono i giocatori tra i top 50 che commettono il maggior numero di doppia falli in proporzione al numero di seconde palle che devono giocare? 1. Jack Sock (15,3%), 2. Jeremy Chardy (14,1%). Tra gli italiani, Fognini (11% e 12esimo assoluto), Seppi (7%).
PHONE CALL OF THE WEEK
Semplicemente Nick Kyrgios.
LETTER OF THE WEEK
“Sono Poppy per chi non mi conosce come Rodolfo (manager Ellesse famoso per aver scoperto Anna Kournikova e ora proprietario dello Junior Tennis di Perugia n.d.r.). Il 3 agosto ho compiuto 80 anni e mi sono reso conto che sto diventando… anziano. Ho lavorato duro tutta la vita ma ho sempre lasciato spazio per il mio tennis come hanno fatto tanti miei coetanei tennisti. La mia attività agonistica attuale è rappresentata dalla partecipazione ai campionati a squadre veterani, dai campionati umbri veterani e da 35 anni la partecipazione ai campionati italiani veterani di Milano Marittima. A questa età è estremamente gratificante poter dimostrare che sei ancora in grado di vincere una partita e partecipare ad un evento ufficiale. Anche quest'anno mi sono iscritto ai campionati italiani verso i primi di agosto ricevendo la conferma dell’iscrizione. Poi sapete quello che è successo? Il comitato organizzatore mi dice che hanno scoperto che ho 80 anni compiuti e pertanto non posso partecipare alla competizione. Sembra che il Ministero della Sanità abbia deciso, non so da quando, che è il momento di proteggere i vecchietti cercando di evitare che durante la gara ci lascino le penne. Ebbene, la mazzata prima di tutto l'ha data il Ministro della Sanità (o chi per lui), perché mi ha fatto diventare improvvisamente vecchio e disabile. Hanno tarpato le ali ai miei sogni di gloria trascurando i più elementari principi di rispetto della libertà delle persone. Perché questo signore non invia una circolare a tutti i circoli di tennis per stabilire che non possono più affittare campi agli ottantenni?”. Ricordiamo che vi sono casi anche di giocatori over 90 che partecipano a gare internazionali. Senza mettere in pericolo il loro fisico, con le opportune regole e orari di gioco, ci sono giocatori over 80 tranquillamente in grado di disputare (al loro ritmo) un match di tennis. Vietando certe partecipazioni invece, si lede alla loro psiche. E si fa più male.
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