di Giorgio Spalluto
Impressionante prova di forza di Robin Soderling nella sua Bastad al termine di una settimana da sogno per lo svedese: 6-0 6-1 all’esordio a Junqueira, 6-3 6-4 a Starace, ancora 6-0 6-1 a Tomas Berdych (n. 9 Atp) e, infine 6-2 6-2 a David Ferrer in quello che era una sorta di spareggio per stabilire chi sia, in questo momento, il primo tra gli “umani”, dopo i Fab Four.
La prima finale dal 2006 tra le prime due teste di serie, comincia con due ore e mezza di ritardo a causa della pioggia. Per il 26enne di Tibro, quelle odierne sono le stesse condizioni (campo molto pesante e forte umidità) che gli avevano consentito un anno fa a Parigi di porre fine alla striscia di 23 semifinali consecutive negli slam di un certo Roger Federer.
Le “catenate” di dritto e rovescio dello svedese fanno male al valenciano sin dalle prime schermaglie dell’incontro. Ferrer cede a 15 il servizio in apertura, non riuscendo mai a impensierire Soderling nei suoi turni di battuta. David prova, comunque, a rimanere attaccato alla partita, mantenendo il servizio per un paio di game, fino al 4-2, quando Robin raddoppia il suo vantaggio conquistando a 30 un altro break per il 6-2 finale. Si chiude così una prima frazione in cui ha ceduto soli 5 punti nei suoi turni di battuta.
La musica non cambia in apertura di secondo set. Soderling strappa subito il servizio a Ferrer, involandosi immediatamente sul 4-0 e non convertendo ben 3 palle break per il 5-0. Lo spagnolo, vincitore in Svezia nel 2007, riesce finalmente a sbloccare lo zero dalla casella dei game e, approfittando di un piccolo calo nervoso del suo avversario, strappa il servizio a Soderling, risalendo sino al 2-4. Lo scandinavo riprende a cannoneggiare da fondo campo così come ha fatto per tutta la settimana e, in men che non si dica, si riporta nuovamente avanti di due break, chiudendo con l’ennesimo vincente di dritto.
Con soli 13 giochi persi nell’arco di tutto il torneo, Robin Soderling conquista per la seconda volta (in tre anni) il titolo dello "Skistar Swedish Open". Salgono a 10 i suoi allori nel circuito Atp, quattro dei quali conquistati nel 2011. Dopo i successi a inizio anno di Brisbane, Rotterdam e Marsiglia, giunge quello che è il suo primo centro da quando è allenato dal suo connazionale Fredrik Rosengren che ha preso il posto di Claudio Pistolesi.
Finalmente a posto dal punto di vista fisico, lo svedese si è così riappacificato con il suo pubblico, deluso dalla sua scelta di saltare l’impegno in Davis della settimana scorsa che sostanzialmente aveva troncato sul nascere qualsiasi velleità di successo per il paese delle tre corone, opposto alla Serbia. Robin, la cui pausa post-Wimbledon si è rivelata provvidenziale, può adesso guardare con fiducia alla stagione estiva americana che, viste le premesse in terra scandinava, si annuncia ricca di soddisfazioni.
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