Al torneo di Mosca la francese da forfait per un infezione virale, ai Wta Championships si qualifica ufficialmente Agnieszka Radwanska…

di Daniele Rossi – foto Getty Images

 

Si conclude qui la sfida tra Agnieszka Radwanska e Marion Bartoli. Ai TEB BNP Paribas Wta Championships di Istanbul (che per comodità chiamamo Masters in associazione con il suo equivalente maschile) ci andrà la giocatrice polacca. Dopo l'uscita al primo turno di Aga, la Bartoli per qualifcarsi sarebbe dovuta arrivare almeno in finale e invece oggi Marion si è ritirata dal torneo di Mosca prima dei quarti di finale a causa di un infezione virale. "Sentivo dolori dappertutto già ieri, stamani anche peggio. Il mio corpo chiede di riposare, non potevo fare altrimenti", ha dichiarato una delusa Bartoli, che in questo finale di stagione le ha provate tutte per assicurarsi la qualificazione.

Gioia giustificata invece per la polacca: "Sono felicissima di questo risultato. Poche settimane fa non avevo chance e invece adesso finirò la stagione a Istanbul". Sarà la terza partecipazione per Agnieszka, anche se sarà la prima in "veste ufficiale", nel 2008 e nel 2009 infatti vi partecipò da "alternate", riuscendo a scendere in campo entrambe le volte centrando due vittorie contro Kuznetsova e Azarenka.

 

Per la prima volta nella capitale turca, i Wta Championships prenderanno il via martedì 25 ottobre. Le otto partecipanti saranno quindi Caroline Wozniacki, Maria Sharapova, Victoria Azarenka, Petra Kvitova, Vera Zvonareva, Na Li, Samantha Stosur e Agnieszka Radwanska. Rispetto all'anno scorso ci sono quattro diverse giocatrici, non ci saranno infatti la ritirata Dementieva, Francesca Schiavone, Kim Clijsters e Jelena Jankovic.

 

Ci sarà comunque un pò d'Italia a Istanbul. La coppia formata da Flavia Pennetta e Gisela Dulko ha infatti centrato la seconda qualificazione consecutiva, guadagnandosi così la chance di difendere il titolo vinto nel 2010. A sfidare la coppia italo-argentina ci saranno Peschke e Srebotnik, Huber e Raymond, King e Shvedova.

 


 

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