di Matteo Veneri
E' finita sullo stesso campo dove era iniziata. La pista 1 che aveva dato il via alla corsa di Simone Vagnozzi nel torneo di Barcellona. Durante la partita odierna pioggerellina a tratti, vento gelido e un freddo bestiale che fanno da contorno agli spalti gremiti, tutti (tranne 5/6 italiani) a tifare Ferrero.
Sullo 0-1 Vagnozzi stecca un rovescio sulla palla break e lo spagnolo sale sul 2-0; non si perde d'animo però il tennista nativo di Ascoli Piceno che alla seconda occasione rientra in partita, e sul 2-2 va 0-40 sul servizio avversario. Due palle che escono di pochissimo, e una di Ferrero che prende mezza riga, c'è poi una quarta palla break ma il dritto finisce in rete. Sul 3-2 in favore dello spagnolo il tennista iberico si fa massaggiare l'anca per tre minuti.
Al rientro Vagnozzi annulla una palla break, ma due giochi dopo alla terza occasione del game è costretto a cedere, con Ferrero che sale sul 5-3. Dal 30-15 è un super-Vagnozzi, realizza il break, va sul 5-5, e addirittura strappa ancora una volta la battuta avversaria andando sul 6-5 e servizio. Nel dodicesimo gioco però vanifica tutto e si va quindi al tie-break; un tie-break controllato da Ferrero che chiude 7-3 dopo un'ora e sei minuti di gioco.
Ottimo inizio di secondo set per l'azzurro, che anziché abbattersi reagisce conquistando quattro palle break e andando sul 2-0; Ferrero però gli sta attaccato realizzando l'immediato contro-break e rientrando sul 2 pari. Tre ottimi game di Vagnozzi lo portano poi sul 5-2, momento in cui l'allievo di Corrado Borroni chiama il fisioterapista per un problema alla gamba sinistra.
Simone è stanco, Ferrero riconquista il turno di battuta perso in precedenza e va al servizio sul 4-5, ma Vagnozzi si procura tre palle del set consecutive, sulla seconda il dritto di Ferrero è largo, e allo scoccare delle due ore di gioco 6-4 Vagnozzi.
I primi tre giochi della terza frazione sono game di "assestamento", con ben poche emozioni, sul 2-1 Vagnozzi riesce a procurarsi due palle break e sale sul 3-1. Mancano tre game all'impresa che verrebbe ricordata per sempre nella carriera del tennista azzurro, c'è anche una palla del 4-1 in favore dell'ascolano, sempre più vicini all'impresa. Ma insieme alle luci artificiali sul campo si accende anche la luce nella testa di Ferrero.
Il tennista spagnolo infatti infila una serie di punti del Ferrero dei tempi d'oro (nel 2003 vinse il Roland Garros e divenne il n°1 del mondo) e sale 5-3. Sul 5-4 in favore del giocatore di casa un piccolo sussulto con "Vagno" che va 15-30, ma i restanti tre punti sono dell'iberico. Dopo due ore e quarantacinque minuti di gioco Ferrero chiude per 7-6(3) 4-6 6-4. C'è un abbraccio tra i due, il pubblico in delirio.
Tutta questa è cronaca, tutte queste sono le emozioni che ci ha regalato Simone Vagnozzi da Ascoli Piceno in questa splendida settimana a Barcellona. Per citare lo speaker del torneo: un forte “aplaudimento” per Simone Vagnozzi.