Subito dopo la sconfitta a Monte Carlo, Novak Djokovic è stato contattato dagli organizzatori del torneo di Barcellona, al via lunedì prossimo. L’ATP 500 diretto da Albert Costa ha pensato che la prematura uscita nel Principato invogliasse il numero 1 a giocare un torneo in più, ma non c’è stato niente da fare. I contatti sono stati tenuti direttamente dal vincitore del Roland Garros 2002, ma la trattativa non è mai decollata. “E’ una questione di calendario – ha detto Costa – campioni come Djokovic e Federer non giocano molti tornei, li selezionano con attenzione e per gli ATP 500 prediligono i campi veloci. E’ comprensibile, da giocatore facevo lo stesso: preferivo cercare punti sulla terra battuta piuttosto che sul duro. Con Djokovic abbiamo fatto il nostro lavoro, ma non è il caso di aprire false speranze. La risposta è stata chiara: non ci sarebbero state possibilità”. Costa ha poi spiegato che è dovere di ciascun direttore di torneo monitorare la situazione e parlare con più giocatori e manager possibili, in modo da farsi trovare pronti per un colpo all’ultimo momento. Barcellona potrà comunque contare su Nadal, Gasquet, Nishikori e Ferrer. D’altra parte, Djokovic era stato chiaro subito dopo la sconfitta contro Vesely: ha bisogno di riposo. A Madrid dovrebbe esordire il 2 o il 3 maggio, quindi avrà una ventina di giorni per rimettersi in sesto.
Barcellona ci aveva provato con Djokovic
Albert Costa, direttore del Conde Godò, sperava che la prematura uscita a Monte Carlo convincesse il serbo a giocare un torneo in più: niente da fare. “E’ una questione di calendario”.