Se in campo femminile la formula andrebbe rivista, tra gli uomini le pre-qualificazioni hanno dato a due ragazzi di qualità la chance di vincere partite importanti in un palcoscenico da sogno. Ma se Sonego era un protagonista annunciato, la favola degli IBI è quella di Filippo Baldi. Senza pre-quali, non avrebbe nemmeno potuto mettere piede al Foro.

C'è il momento delle critiche, ma anche quello in cui bisogna riconoscere la bontà di un'operazione. Magari Camilla Rosatello stupirà tutti e diventerà l'ennesima stellina del Foro Italico, ma la sensazione è che le pre-qualificazioni del torneo femminile “regalassero” troppo in relazione alla qualità delle giocatrici. Ben diversa la situazione tra gli uomini: gli exploit odierni di Lorenzo Sonego e Filippo Baldi sono figli del maxi-torneo a oltre 17.000 partecipanti che ha avvolto lo stivale da dicembre a oggi. Senza pre-qualificazioni, Sonego avrebbe dovuto percorrere sentieri alternativi e per nulla sicuri prima di arrivare al main draw. La sua attuale classifica non gli avrebbe consentito di giocare nemmeno le qualificazioni, il cui cut-off era fissato al n.107 ATP (col vecchio sistema, quello delle wild card assegnate in modo arbitrario, probabilmente ne avrebbe ottenuta una). Invece ha giocato le sue partite nei giorni scorsi e, con la dovuta autorità, si è preso una wild card. E l'ha onorata nel migliore dei modi, nel mezzodì romano, contro Adrian Mannarino, emergendo alla distanza fino a bagnare con un successo l'esordio sul Campo Centrale, lo stadio dei sogni, dove per anni era stato soltanto spettatore. Può andare ancora avanti, poiché al secondo turno troverà uno tra Sam Querrey e Peter Gojowczyk, gente tosta ma non inarrivabile, soprattutto sui campi rossi. Il paradosso, tuttavia, è che la storia del giorno sia quella di Filippo Baldi. Già, perché Sonego aveva già annusato l'aria del grande tennis, sta imparando a stare senza imbarazzi in mezzo a quelli forti. Per Filippo, invece, è tutto nuovo. La sua classifica attuale (n.368) non concede niente, nemmeno l'accesso diretto ai tornei Challenger di medio livello. Il Foro Italico non lo avrebbe visto nemmeno col binocolo.

ASPETTATIVE, DELUSIONI E RINASCITA
​Invece ha fatto il suo dovere, perdendo soltanto da Lorenzo Sonego in una finale giocata sul Pietrangeli, ottima per prendere le misure con un campo sacro. Per costruirsi punti di riferimento in vista del match contro Guillermo Garcia Lopez, 35 anni, esperienza da vendere, vittorie contro i big e la bellezza di 50 partecipazioni consecutive ai tornei del Grande Slam. La differenza era nel pubblico: il Pietrangeli era stracolmo, l'entusiasmo strabordava fino a Viale delle Olimpiadi. Sotto di un set e di un break, “Filo” ha artigliato il successo alla sua maniera, di lotta, recuperando da 2-4 nel tie-break finale, giocando all'attacco negli ultimi punti. Gli è andata bene e – incredibile! – farà il suo esordio nel circuito maggiore proprio agli Internazionali BNL d'Italia. È una bella storia perché ci è arrivato con le sue forze e, soprattutto, può rilanciare la sua vita da tennista. Top-10 tra i ragazzini, insieme a Gianluigi Quinzi ci aveva fatto sognare vincendo la Davis Cup Junior, preziosa appendice al Torneo dell'Avvenire (“Quello che non sbaglia mai un pronostico” diceva Rino Tommasi). L'immenso archivio fotografico di Getty Images, alla voce "Filippo Baldi", offre soltanto foto relative a quel periodo, come quella cui sopra (scattata durante l'Australian Open Junior 2014). Il problema di Filippo, comune a tanti, sono state le aspettative. Troppe, alte, immediate. Ne è venuta fuori una girandola di coach e soluzioni diverse, nessuna risolutiva. Fino a quando ha trovato in Palermo, e nella saggezza di Francesco Aldi, il posto giusto per ripartire. Perché Filippo Baldi ha un grande pregio: non ha paura di lavorare, di stare in campo tutto il necessario per migliorarsi tecnicamente, tatticamente, fisicamente. Magari non riuscirà a trasferire nella classifica ATP le vette che aveva raggiunto tra gli under 18, ma si è costruito lo spazio e la possibilità per diventare un ottimo professionista. Vivrà emozioni tutte nuove agli Internazionali d'Italia, dove tanti anni fa lo facevano palleggiare con Rafael Nadal. Stavolta c'è da protagonista. Comunque vada, la carriera di Filippo Baldi è appena cominciata. Valeva la pena aspettare.