Il difficile viene adesso, per Filippo Baldi. Il ragazzo di Vigevano è stato il protagonista delle qualificazioni, e per una buona mezz'ora ha sperato di essere l'eroe del giorno in un martedì iniziato in ritardo a causa di un violento acquazzone. Per fortuna, i campi principali sono stati coperti dai teloni e i disagi sono stati contenuti. Quando Filippo ha portato via il secondo set a Nikoloz Basilashvili, c'è stata la sensazione che potesse azzeccare la terza impresa dopo quelle, al fotofinish, contro Fucsovics e Garcia Lopez. Avversari più forti del georgiano, che però arrivava rodato dalle qualificazioni ed è un buon giocatore, con colpi pesanti e alcune soluzioni di qualità nel suo bagaglio tecnico. Un avversario ostico, noto dalle nostre parti per aver sfidato Paolo Lorenzi nella finale di Kitzbuhel 2016, unico titolo ATP conquistato dal senese. Sostenuto da uno staff di due persone, ha saputo mantenere un rendimento più o meno costante per tutta la partita, salvo un piccolo passaggio a vuoto in avvio di secondo set, quando Baldi gli era scappato via sul 4-1. Lì era stato bravo a riprenderlo sul 4-4, ma l'azzurro ha spinto a sufficienza per allungare la sfida. Con la spinta di una Next Gen Arena abbastanza affollata, più della media, si pensava che il terzo miracolo fosse alla portata. Sarebbe stata una grande impresa, con un doppio valore: intanto gli avrebbe garantito 70 punti ATP (invece si dovrà accontentare dei 25 per aver superato le qualificazioni), e poi avrebbe conquistato il diritto di affrontare Novak Djokovic al secondo turno. Forse anche per studiare l'azzurro, in tribuna c'era Marian Vajda.
VIETATO CREARSI ASPETTATIVE
Nel terzo set, Baldi avrebbe potuto fare gara di testa, l'inerzia psicologica era a suo favore, ma non riusciva a prendere il largo in avvio. Basilashvili riordinava le idee e trovava il break decisivo al quinto game. Baldi non aveva particolari chance per tornare in partita, salvo un invitante 15-30 sul 4-3. Ma non sono arrivate palle break, e nell'ultimo game non ha quasi opposto resistenza. Rimane la bella partita e, soprattutto, la grande avventura. Il Foro Italico ha sentenziato che Filippo Baldi può giocare ad alti livelli, forse persino superiori a quelli che pensava qualche mese fa. Ma non dovrà commettere l'errore di montarsi la testa (difficile) o, peggio, crearsi aspettative esagerate. Sono state proprio le aspettative, in passato, a rallentarne la crescita. Un errore da non commettere di nuovo, ma la presenza di Francesco Aldi al suo angolo è una garanzia. "Sono consapevole che questo non è ancora il mio mondo, ho vissuto questa esperienza come un sogno e mi ha aiutato a capire tante cose". La conseguenza di questa avventura romana dovrebbe essere il definitivo abbandono dei tornei Futures, con il lancio definitivo nel circuito Challenger. Già lo scorso anno aveva dimostrato di poter fare buone cose: adesso c'è bisogno di trovare continuità. Le occasioni, nella lunga estate dei tornei italiani (e non solo) gli offrirà tante chance interessanti. Tra qualche mese, sapremo se l'Italia ha definitivamente ritrovato un giocatore che – sinceramente – un paio d'anni fa sembrava perduto. Ma Filippo non era dello stesso avviso. È il suo grande merito.
INTERNAZIONALI BNL D'ITALIA – UOMINI
Nikoloz Basilashvili (GEO) b. Filippo Baldi (ITA) 6-4 4-6 6-4