di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Nel giorno della 200esima vittoria nel tour maggiore, Nicolas Almagro completa il back-to-back riuscito lo scorso anno a Juan Carlos Ferrero. Il tennista murciano vince, infatti, il secondo titolo nel giro di otto giorni, a Buenos Aires, bissando il successo ottenuto a Costa do Sauipe ai danni di Alexandr Dolgopolov.
La nona vittima del filotto di successi che lo ha visto protagonista, è stato Juan Ignacio Chela, sconfitto in finale per 6-3 3-6 6-4. Per Almagro si tratta del nono titolo su 11 finali, tutte curiosamente disputate sul rosso. E’ la prima volta in carriera in cui riesce ad aggiudicarsi due trofei nel giro di altrettante settimane. Dei nove titoli conquistati, questo è il quinto ottenuto nel circuito sudamericano denominato “Golden Swing”. I successi di quest’anno si aggiungono a quelli di Acapulco nel 2008 e 2009 e Costa do Sauipe nel 2008.
Nel primo set della finale odierna Almagro fa il bello e il cattivo tempo. Prima dilapida il break conquistato in apertura, poi sul 3-3, strappa il primo dei due turni di battuta con cui chiuderà il primo parziale. Chela reagisce prontamente, operando nel terzo game il break, con Almagro che non sfrutta nessuna delle 6 occasioni a disposizione per rientrare in partita, prima di subire il secondo break del set in chiusura di parziale.
E’ un break nel settimo gioco a decidere le sorti della terza frazione, in favore di Almagro che, oltre che con l’avversario, deve anche con i fischi di un pubblico ovviamente tutto schierato dalla parte del beniamino di casa.
Sia Almagro e Chela erano stati costretti nella giornata di sabato a un doppio impegno. La pioggia di venerdì, infatti, aveva costretto gli organizzatori a posticipare i quarti di finale alla giornata successiva. La vittoria nei quarti ai danni di Albert Montanes, aveva consentito al sudamericano di celebrare la sua 300esima vittoria nel circuito; una magra consolazione per un giocatore che, dopo aver ventilato propositi di ritiro, era tornato nel 2010 alla ribalta, dopo tre anni di digiuno, con i titoli di Houston (su Querrey) e Bucarest (su Andujar) e sperava di centrare il sesto alloro in carriera.
Il successo non comporta alcun beneficio alla classifica di Almagro. Il pupillo di Jose Perlas, infatti, aveva già ottenuto, prima di questo torneo, il massimo dei punti possibili nei tornei “250”. Per migliorare il suo ranking sarà quindi costretto a concentrarsi sui tornei di fascia superiore, come l’Atp 500 di Acapulco, in programma la prossima settimana, in cui potrà tentare di emulare ancora Juan Carlos Ferrero, in grado di centrare in Messico, lo scorso anno, la terza finale in altrettante settimane.
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