Secondo titolo in carriera per Denis Istomin: l'uzbeko approfitta dei guai alla schiena di Marcos Baghdatis, costretto al ritiro dopo appena cinque game. “Ho ritrovato la forma che avevo a inizio anno” dice Istomin, che adesso giocherà il Challenger casalingo di Tashkent. Baghdatis tornerà tra i top-100.

Il torneo ATP di Chengdu non è tra i più importanti del tour, ma mette in palio un discreto montepremi e – soprattutto – ben 250 punti per il vincitore. Vincere un torneo del genere può anche sistemare una stagione: è il caso di Denis Istomin, che ha bissato il successo di un paio d'anni fa a Nottingham, quando divenne il primo uzbeko a intascare un titolo ATP. Non ha dovuto sudare troppo, poiché ha approfittato del ritiro di Marco Baghdatis dopo appena cinque giochi. L'uzbeko conduceva 3-2, quando il cipriota si è accasciato per un dolore alla schiena e non è stato in grado di riprendere. “Immagino come si possa sentire, perché anch'io ho avuto tanti problemi” ha detto Istomin, di cui è ben noto il grave incidente autmobilistico di tanti anni fa che ne aveva messo a repentaglio la carriera. “Siamo buoni amici, quindi il primo pensiero è stato di soccorrerlo quando l'ho visto cadere a terra. Ovviamente volevo vincere, ma non in questo modo. Spero che Marcos possa riprendersi presto”. Istomin ha avuto il suo momento di gloria a inizio stagione, quando ha superato Novak Djokovic all'Australian Open. Dopo il successo, in effetti, ha paragonato il suo stato di forma proprio a quello che aveva a inizio stagione.

GLI SPASMI DI BAGHDATIS
Molto legato al suo paese, i 183.000 dollari guadagnati a Chengdu non gli cambieranno la programmazione: tra una settimana giocherà il torneo Challenger di Tashkent, a casa sua, dopodiché chiuderà la stagione con Stoccolma, Basilea e Parigi Bercy. Per Istomin, 31 anni, è stata una settimana decisamente positiva: prima della finale aveva superato i due giovani Khachanov (campione in carica) e Donaldson, prima di eliminare Yuichi Sugita. Numero 78 ATP prima del torneo, è il decimo giocatore fuori dai top-50 ad aggiudicarsi un torneo nel 2017. Al di là dell'infortunio, Chengdu ha rappresentato un buon punto di svolta anche per Baghdatis, la cui carriera è stata stravolta dagli infortuni. Con i 150 punti riservati al finalista, ritroverà i top-100, portandosi intorno all'84esima posizione. “Ho sentito un po' di dolore alla schiena per tutta la settimana – ha detto Baghdatis – ma dopo la semifinale ho avvertito addirittura alcuni spasmi. Stamattina mi sono svegliato con le stesse sensazioni, e dopo il preriscaldamento le cose sono peggiorate. Ho lavorato per un'ora e mezza con il fisioterapista ATP, il che mi ha consentito di scendere in campo. Non ho avuto problemi per 3-4 game, poi gli spasmi sono tornati. In passato avevo avuto problemi alla schiena, ma mai di questa entità. Delude chiudere la settimana in questo modo, ma è sempre positivo giocare una finale”.

ATP 250 CHENGDU – Finale
Denis Istomin (UZB) b. Marcos Baghdatis (CIP) 3-2 ritiro