Di Lorenzo CazzanigaLa schedaLunghezza: 68,5 cmProfilo: 23,5 – 26 – 23 mmOvale: 100 polliciPeso: 306 grBilanciamento: 33,3 cmInerzia: 312Rigidità: 69Schema incordatura: 16×19
Ogni volta che la racchetta simbolo del nuovo millennio viene aggiornata, gli adepti sono sempre preoccupati che qualcosa possa variare nel loro perfetto feeling con l’attrezzo. Rispetto ad altri update, la versione 2015 della gamma PD presenta caratteristiche innovative nella sostanza e non solo nella forma. Il modello Team non fa eccezione.
Parliamo di un telaio da 306 grammi per 33,3 centimetri di bilanciamento (dati della racchetta incordata), con un discreto grado di inerzia e uno schema di incordatura da 16×19 che sfrutta il nuovo sistema FSI (Frame String Interaction): le corde centrali sono state leggermente spostate verso l’alto in maniera da avere un reticolo più fitto nella zona appena superiore a quella centrale, spostando di fatto lo sweet spot più in alto (“Abbiamo verificato con i dati della nostra Babolat Play che il punto di impatto si è spostato leggermente verso la testa della racchetta e per questo abbiamo adattato il nostro schema di incordatura di pochissimi millimetri” spiegano gli ingegneri di Lione). Rispetto alla versione precedente ne esce un telaio più stabile all’impatto e quindi preciso nella traiettoria, pur mantenendo una viva manovrabilità e una buona resa delle rotazioni. La palla non esce così pesante? Parliamo sempre di un telaio light; è dunque chiaro che, se si vogliono mantenere le stesse peculiarità e con una pesantezza di palla più alta, bisogna affidarsi alla sorella maggiore ma… Ma è necessario che il braccio sostenga i quindici grammi in più per tre set. Una (onesta) autovalutazione del proprio livello (fisico e di gioco) in questi casi è fondamentale.
A chi la consigliamo
Un tempo nelle scuole tennis c’era la categoria della pre-agonistica: buoni giocatori a cui mancava poco per passare al settore agonistico vero e proprio. Ecco, a quelli è destinata la nuova Pure Drive Team. Rispetto alla gamma Pure Drive precedente, i telai escono un filo più rigidi, più agonistici. Quindi la versione Team si adatta perfettamente ai ragazzini in fase di crescita, che già dispongono di una buona tecnica ma non sufficiente forza fisica per supportare i 15 grammi in più della Pure Drive tradizionale. Stesso discorso (con percorso inverso) per le signore ( o i veterani di discreto livello) che facevano troppa fatica a muovere la Pure Drive tradizionale, fino al maestro che preferisce muovere per otto ore al giorno un attrezzo di quindici grammi più leggero. Insomma, se la mitica PD risulta troppo complicata da muovere, il naturale passaggio intermedio è questa Team.
La corda ideale
Data la categoria a cui va consigliato l’attrezzo, meglio lasciar perdere i monofilamenti, a meno di non provare uno di quei nuovi multi-mono più sensibili della media. L’ibrido è sempre una scelta da considerare, ma (soprattutto se siete junior o signore con poca potenza), optate per un multifilamento (in questo momento, consigliamo vivamente il Tecnifibre HDX Tour) a tensioni non troppo elevate (23 kg può essere un discreto limite): la palla scorrerà meglio e il braccio non dovrà sopportare impatti troppo rigidi che alla lunga stancano e infiammano.
Giudizio finale
Dall’update è probabilmente il modello che ci ha guadagnato di più: stabile, potente, con buona resa delle rotazioni. Non pare nemmeno un telaio da 285 grammi nudo. Soprattutto per un ragazzino in crescita è l’ideale perché già avverte le stesse sensazioni che ritroverà con la racchetta “adulta”. Questa è forse la caratteristica migliore della Team: riprodurre lo stesso feeling su un telaio più leggero e manovrabile. Hai detto poco…
Test in laboratorio
Telaio moderno in versione light (in realtà esiste anche il modello Lite da 270 grammi non incordata) da 100 pollici di ovale, lunghezza tradizionale, peso 306 grammi per 33,3 cm di bilanciamento e 312 punti di inerzia (dati della racchetta incordata). Lo schema di incordatura è da 16×19 con il già descritto sistema FSI. La tecnologia Cortex Active posta appena sopra il manico dovrebbe bloccare le vibrazioni nocive, mentre la sezione ellittica del telaio permette una certa resistenza alla torsione per una maggior potenza.
Test in campoLorenzo, 43 anni, classifica 3.5
Non volevo nemmeno prenderla tra le mani: 285 grammi? Ma scherziamo? Vero che ancora mi riesce di manovrare discretamente la Tour da 315, ma non è un giocattolo come pensavo. Il ragazzino un filo dotato ha trovato la sua racchetta perché può spingere e già far male, pur mantenendo un’ottima manovrabilità.
Giovanni, 14 anni, settore agonistico
Bellissima! Quanto tiro forte e prende bene pure il top, senza esagerare. A me par di giocare come al solito ma Gianluca, il mio maestro, dice che la mia palla adesso pesa molto di più. Vamos!
Paola, 51 anni, classifica 4.4
Premesso che sono una “pippa”, nel senso che gioco spesso, faccio pure qualche torneino ma la tecnica è quella che è, con questa Team riesco a trovare un’ottima profondità senza far fatica e la palla scorre bella veloce, soprattutto da quando ho smesso di montarci il filo da pesca che costava meno, ma ho cominciato a usare un multifilamento: un piccolo investimento dal quale ci hanno guadagnato il mio tennis e il mio braccio!
Giovanni, 65 anni, classifica N.C.
Non fate caso alla mia classifica attuale perché son stato un discreto giocatore, quando si usava ancora il legno. Ora muovere anche solo 300 grammi di racchetta tre volte la settimana è diventato un impegno fisico troppo grande e quindi mi ero deciso a passare ai padelloni profilati. Poi ho trovato questa Pure Drive Team che mi aiuta tanto in fase di spinta, è leggera e manovrabile, ma mi lascia ancora le sensazioni di una racchetta (quasi) agonistica.
Teresa, 15 anni, classifica 4.2
Gioco tutto piatto e in spinta e la Team mi permette di farlo senza far troppa fatica. Però sto migliorando rapidamente e dalla primavera passo alla Pure Drive “normale”: la team è bella ma finalmente è venuto il momento di passare ad un telaio da giocatrici vere!
Di Lorenzo Cazzaniga
La scheda
Lunghezza: 68,5 cm
Profilo: 23,5 – 26 – 23 mm
Ovale: 100 pollici
Peso: 306 gr
Bilanciamento: 33,3 cm
Inerzia: 312
Rigidità: 69
Schema incordatura: 16×19
Ogni volta che la racchetta simbolo del nuovo millennio viene aggiornata, gli adepti sono sempre preoccupati che qualcosa possa variare nel loro perfetto feeling con l’attrezzo. Rispetto ad altri update, la versione 2015 della gamma PD presenta caratteristiche innovative nella sostanza e non solo nella forma. Il modello Team non fa eccezione.
Parliamo di un telaio da 306 grammi per 33,3 centimetri di bilanciamento (dati della racchetta incordata), con un discreto grado di inerzia e uno schema di incordatura da 16×19 che sfrutta il nuovo sistema FSI (Frame String Interaction): le corde centrali sono state leggermente spostate verso l’alto in maniera da avere un reticolo più fitto nella zona appena superiore a quella centrale, spostando di fatto lo sweet spot più in alto (“Abbiamo verificato con i dati della nostra Babolat Play che il punto di impatto si è spostato leggermente verso la testa della racchetta e per questo abbiamo adattato il nostro schema di incordatura di pochissimi millimetri” spiegano gli ingegneri di Lione). Rispetto alla versione precedente ne esce un telaio più stabile all’impatto e quindi preciso nella traiettoria, pur mantenendo una viva manovrabilità e una buona resa delle rotazioni. La palla non esce così pesante? Parliamo sempre di un telaio light; è dunque chiaro che, se si vogliono mantenere le stesse peculiarità e con una pesantezza di palla più alta, bisogna affidarsi alla sorella maggiore ma… Ma è necessario che il braccio sostenga i quindici grammi in più per tre set. Una (onesta) autovalutazione del proprio livello (fisico e di gioco) in questi casi è fondamentale.
Un tempo nelle scuole tennis c’era la categoria della pre-agonistica: buoni giocatori a cui mancava poco per passare al settore agonistico vero e proprio. Ecco, a quelli è destinata la nuova Pure Drive Team. Rispetto alla gamma Pure Drive precedente, i telai escono un filo più rigidi, più agonistici. Quindi la versione Team si adatta perfettamente ai ragazzini in fase di crescita, che già dispongono di una buona tecnica ma non sufficiente forza fisica per supportare i 15 grammi in più della Pure Drive tradizionale. Stesso discorso (con percorso inverso) per le signore ( o i veterani di discreto livello) che facevano troppa fatica a muovere la Pure Drive tradizionale, fino al maestro che preferisce muovere per otto ore al giorno un attrezzo di quindici grammi più leggero. Insomma, se la mitica PD risulta troppo complicata da muovere, il naturale passaggio intermedio è questa Team.
Data la categoria a cui va consigliato l’attrezzo, meglio lasciar perdere i monofilamenti, a meno di non provare uno di quei nuovi multi-mono più sensibili della media. L’ibrido è sempre una scelta da considerare, ma (soprattutto se siete junior o signore con poca potenza), optate per un multifilamento (in questo momento, consigliamo vivamente il Tecnifibre HDX Tour) a tensioni non troppo elevate (23 kg può essere un discreto limite): la palla scorrerà meglio e il braccio non dovrà sopportare impatti troppo rigidi che alla lunga stancano e infiammano.
Dall’update è probabilmente il modello che ci ha guadagnato di più: stabile, potente, con buona resa delle rotazioni. Non pare nemmeno un telaio da 285 grammi nudo. Soprattutto per un ragazzino in crescita è l’ideale perché già avverte le stesse sensazioni che ritroverà con la racchetta “adulta”. Questa è forse la caratteristica migliore della Team: riprodurre lo stesso feeling su un telaio più leggero e manovrabile. Hai detto poco…
Telaio moderno in versione light (in realtà esiste anche il modello Lite da 270 grammi non incordata) da 100 pollici di ovale, lunghezza tradizionale, peso 306 grammi per 33,3 cm di bilanciamento e 312 punti di inerzia (dati della racchetta incordata). Lo schema di incordatura è da 16×19 con il già descritto sistema FSI. La tecnologia Cortex Active posta appena sopra il manico dovrebbe bloccare le vibrazioni nocive, mentre la sezione ellittica del telaio permette una certa resistenza alla torsione per una maggior potenza.
Test in campo
Non volevo nemmeno prenderla tra le mani: 285 grammi? Ma scherziamo? Vero che ancora mi riesce di manovrare discretamente la Tour da 315, ma non è un giocattolo come pensavo. Il ragazzino un filo dotato ha trovato la sua racchetta perché può spingere e già far male, pur mantenendo un’ottima manovrabilità.
Bellissima! Quanto tiro forte e prende bene pure il top, senza esagerare. A me par di giocare come al solito ma Gianluca, il mio maestro, dice che la mia palla adesso pesa molto di più. Vamos!
Premesso che sono una “pippa”, nel senso che gioco spesso, faccio pure qualche torneino ma la tecnica è quella che è, con questa Team riesco a trovare un’ottima profondità senza far fatica e la palla scorre bella veloce, soprattutto da quando ho smesso di montarci il filo da pesca che costava meno, ma ho cominciato a usare un multifilamento: un piccolo investimento dal quale ci hanno guadagnato il mio tennis e il mio braccio!
Non fate caso alla mia classifica attuale perché son stato un discreto giocatore, quando si usava ancora il legno. Ora muovere anche solo 300 grammi di racchetta tre volte la settimana è diventato un impegno fisico troppo grande e quindi mi ero deciso a passare ai padelloni profilati. Poi ho trovato questa Pure Drive Team che mi aiuta tanto in fase di spinta, è leggera e manovrabile, ma mi lascia ancora le sensazioni di una racchetta (quasi) agonistica.
Gioco tutto piatto e in spinta e la Team mi permette di farlo senza far troppa fatica. Però sto migliorando rapidamente e dalla primavera passo alla Pure Drive “normale”: la team è bella ma finalmente è venuto il momento di passare ad un telaio da giocatrici vere!