di Corrado Erba
Eccoci a testare una Nadal leggera, ma non per questo minore, una cuginetta sagace del mitico telaio di Rafa.
Rimane facile per tutti, la nuova Pure Aero Team, color fluo sbarazzino.
È gentile compagna per i new comers e gli amanti delle cose semplici; la fatica è poca e dà confidenza un po’ a tutti, ma non esagerate, pena il fuori giri.
Il telaio è dotato della tecnologia FSI Spin Technology, ovvero un’aumentata (rispetto alla vecchia versione) distanza tra le corde orizzontali, per una maggior presa sulla pallina e un
miglior accesso allo spin.
Allo stesso scopo i fori passa corde sono allargati, lasciando più libertà alle corde e favorendo propensione a spinta e rotazioni.
Doti che saranno apprezzate soprattutto da tennisti in cerca di divertimento senza troppo sforzo, cui non si richiede grandi abilità tecniche.
IN LABORATORIO
La Pure Aero Team è un classico telaio da 100” di piatto e un peso che, partendo da 285, arriva a 300 grammi una volta incordato. Anche il reticolo è un tradizionale 16×19.
La costa è mediamente profilata e variabile (23-25-24-23), mentre il bilanciamento è spostato verso la testa, a 33 cm. La rigidità è notevole (68 punti).
Il responso della macchina ci dà una previsione delle sensazioni di gioco: un telaio molto maneggevole (83 punti), potente (55 punti), con un controllo discreto (44 punti).
IN CAMPO
Estremamente maneggevole, nonostante il peso in testa, questa Pure Aero dispone di uno sweetspot ampio anche se, a differenza della Nadal, non così performante nella parte alta
del telaio.
La racchetta è indubbiamente facile; si manovra bene nell’aria, è potente, addirittura fin troppo esuberante, dote che piacerà molto a chi fatica a trovare profondità, meno a chi ricerca precisione geometrica.
Da fondo, come detto, spinge senza problemi, tuttavia meglio coprire bene i colpi se si vuole generare una certa velocità, perché il pericolo del fuori giri è concreto, specie quando si arriva in ritardo. Dunque agio a palle cariche, alte sopra la rete, o diritti facili facili, impattati bene davanti al corpo. Il back scorre ma serve l’aiuto del peso del corpo per tenerlo basso.
A rete è facile per tutti: da preferire però la botta al ricamo. Idem sopra la testa: meglio un buco in mezzo al campo che cercare la riga di fondo.
Il servizio rende ottimamente con un buon piattone. È facile lo slice, più faticoso il kick pesante.
In sostanza, si tratta di un telaio molto facile da usare, studiato per rendere ancora più divertente il gioco condotto a velocità di crociera o per tennisti che amano avere in mano il pallino dello scambio, anche senza forzare eccessivamente.
Non è un telaio fatto per difendersi e basta: la palla va aggredita, altrimenti si rischia di perderla nell’aere.
Felice esempio di racchetta “bisex”, la Pure Areo Team si adatta a tutti gli amatori, compresi i principianti. Al veterano che vuole la facilità del vecchio racchettone, alla signora che necessita di una spinta generosa, al ragazzino della Sat.
Data l’esuberanza, consigliamo un set up non troppo morbido.
Se si vuole il multifilo (Babolat Xcel, con il quale abbiamo effettuato la prova) per attenuare il combinato leggerezza-estrema rigidità, meglio una tensione media; altrimenti un mono-multi
tipo Babolat M7, in grado di attenuare l’effetto fionda, a tensioni medio basse.
LA SCHEDA
MARCA: Babolat
MODELLO: Pure Aero Team
DISTRIBUTORE: Babolat Vs Italia srl,
via dei Missaglia 97, Milano
PREZZO: 219,95 euro
MATERIALE: graphite
PESO (A TELAIO NUDO): 285 g
OVALE: 100 inc²
LUNGHEZZA: cm 68,5
RETICOLO CORDE: 16×19
TENSIONE CONSIGLIATA: 23-27 kg
IN LABORATORIO
PESO: gr 300 (incordata)
PROFILO TESTA-MANICO: mm 23-25-24-23
BILANCIAMENTO: cm 33
INERZIA: 306
RIGIDITÀ: 68
TENSIONE UTILIZZATA: kg 23
PAGELLA
POTENZA 8.5 SERVIZIO 8
CONTROLLO 7.5 COLPI PIATTI 8
MANEGGEVOLEZZA 8 TOPSPIN 8.5
GIOCO DA FONDO 8 BACKSPIN 7
GIOCO A RETE 8 COMFORT 8