Non ci sarà solo l’Australian Open in palio nella finale tra Maria Sharapova e Victoria Azarenka. La russa e la bielorussa si giocheranno anche il numero 1 WTA. Battute Clijsters e Kvitova.
La finale dell'Australian Open sarà il settimo scontro diretto
tra Victoria Azarenka e Maria Sharapova
Di Riccardo Bisti – 26 gennaio 2012
Qualche maligno potrebbe definirla la “finale del grunting”. Maria Sharapova e Victoria Azarenka si giocheranno l’Australian Open 2012 e la leadership mondiale. Chi vincerà, sarà numero 1 WTA nei ranking del 30 gennaio. Se la Sharapova ha già vinto tre titoli del Grande Slam (compreso uno in Australia nel 2008), la bielorussa avrà il vantaggio – in caso di vittoria – di essere inattaccabile dalla critica “Non è una vera numero 1 perché non ha vinto uno Slam”, la stessa che ha sfibrato Jankovic, Safina e Wozniacki. Nella prima semifinale, “Vika” ha superato Kim Clijsters con il punteggio di 6-4 1-6 6-3. Dopo un ottimo inizio, la bielorussa ha patito un lungo passaggio a vuoto che l’ha portata a perdere nettamente il secondo set. Il terzo è stato piuttosto nervoso, con la Clijsters sempre in svantaggio ma capace di recuperare fino al 3-4. A quel punto si pensava che la maggior esperienza della belga (alla sua ultima apparizione a Melbourne Park) avrebbe avuto la meglio. Invece è arrivato il terzo break della Azarenka, che poi è riuscita a tenere il servizio prima di inginocchiarsi, emozionata, sul plexicushion della Rod Laver Arena. “A un certo punto mi sentivo come se la mano pesasse 200 kg e il corpo una tonnellata. Tremavo. Che sollievo la vittoria, non potevo credere che fosse finita. Volevo piangere” ha detto la Azarenka, alla sua prima finale Slam a 22 anni di età. Probabilmente avrebbe potuto arrivarci prima, ma non era ancora pronta sul piano mentale. Come detto, in caso di vittoria diventerebbe la nuova numero 1 WTA. Per riuscirci dovrà battere Maria Sharapova, che nella seconda semifinale ha sovvertito i pronostici che la vedevano leggermente sfavorita contro Petra Kvitova, forse la più accreditata a diventare numero 1 alla vigilia del torneo. “Masha” si è imposta con il punteggio di 6-2 3-6 6-4, prendendosi la rivincita della finale di Wimbledon. Nel terzo set, la Sharapova ha fatto i conti con i problemi al servizio, triste appendice dei problemi alla spalla che l’hanno tenuta fuori dai campi per quasi un anno a cavallo tra il 2008 e il 2009. Solo nel set decisivo ha commesso cinque doppi falli. “Nel terzo set lei aveva un notevole vantaggio – ha detto la Sharapova – perché io ero sempre in affanno con il mio servizio. A un certo punto mi sono detta che, semplicemente, non avrei dovuto darle la possibilità di terminare i punti come lei avrebbe voluto”. La Kvitova aveva vinto entrambi i precedenti, ma ha commesso troppi errori (alla fine saranno 41) mentre cercava di sfondare la Sharapova con i suoi potenti colpi da fondocampo.
Quella di sabato sera (alle 19.30 locali, le 9.30 del mattino in Italia, diretta su Eurosport) sarà la settima sfida tra le due, con il bilancio che ad oggi è in perfetta parità: 3 vittorie per parte. “Vika” e “Masha” non si sono mai affrontate in una prova del Grande Slam. Il match più importante è stata la finale di Miami 2011, vinta piuttosto facilmente dalla Azarenka con il punteggio di 6-1 6-4. Ma una finale Slam, si sa, è tutta un’altra cosa. E la Sharapova è nota per il suo coraggio e per la capacità di giocare bene nei momenti importanti, come è tipico delle grandi campionesse. Insomma: l’esperienza di Masha contro la freschezza di Vika: l’ideale per assistere a una finale intensa ed equilibrata (oltre che…perfetta per i guardoni). Per le delizie tecniche, abbiate pazienza, ma bisognerà guardare altrove.
AZARENKA-SHARAPOVA: I PRECEDENTI
2007 MOSCOW CARPET R16 V.Azarenka 7-6(9) 6-2
2009 LOS ANGELES HARD R32 M. Sharapova 6-7(4) 6-4 6-2
2009 BEIJING HARD R32 M. Sharapova 6-3 6-7(5) 7-5
2010 STANFORD HARD F V.Azarenka 6-4 6-1
2011 MIAMI HARD F V.Azarenka 6-1 6-4
2011 ROME CLAY Q M. Sharapova 4-6 3-0 rit.
Grazie Rafa, modello di talento e intelligenza
Un campione unico, buono, intelligente, amato da tutti, fan e avversari, anche il suo più grande foto Ray Giubilo...