Wimbledon segnerà un paio di rientri eccellenti: Victoria Azarenka sta bene e ha cambiato programma: non rientrerà dal cemento americano, bensì dall'erba europea. Petra Kvitova non si è ancora cancellata da Parigi (“Sarà una decisione dell'ultimo momento”), ma punta ad essere al 100% per i Championships.

Per una Serena Williams che rivedremo (forse) nel 2018, il circuito WTA è pronto a riaccogliere due grandi personaggi: Victoria Azarenka e Petra Kvitova. Ma andiamo con ordine. Le lunghe sessioni di allenamento cui si è sottoposta a Minsk stanno andato benissimo, dunque la Azarenka anticiperà il suo rientro. Inizialmente previsto per il torneo WTA di Stanford, avverrà a giugno, a un torneo di preparazione per Wimbledon. L'ultima apparizione risale allo scorso Roland Garros, quando si ritirò per un problema al ginocchio contro la nostra Karin Knapp. Un mese dopo avrebbe annunciato di essere incinta, poi ha partorito lo scorso dicembre. Ecco il suo messaggio sui social network: “Ciao a tutti! Ho alcune buone notizie 🙂 I miei allenamenti proseguono bene e mi sento pronta per iniziare a competere…inoltre Leo ha detto che vorrebbe vedere Londra e Wimbledon 🙂 Finalizzerò la mia programmazione prima di Wimbledon nei prossimi giorni: pianifico di giocare un torneo sull'erba prima di Wimbledon! Vi terrò aggiornati!”. Mercoledì è arrivata l'ufficialità: rientrerà nel WTA di Maiorca, diretto da Toni Nadal. Ex numero 1 WTA e vincitrice di due Australian Open, la bielorussa vanta un paio di semifinali ai Championships (2011 e 2012). Vika compirà 28 anni il prossimo 31 luglio e potrà giocare con il ranking protetto, riservato alle giocatrici che tornano a competere entro un anno dalla maternità. L'opzione dura dodici mesi ed è valida per otto tornei (tra cui due Slam), ma molti tornei saranno ben felici di omaggiarla con una wild card. Nel periodo di assenza, la Azarenka ha anche cambiato coach e si è affidata all'americano Michael Joyce, ex coach di Maria Sharapova (che a Wimbledon giocherà le qualificazioni).

PETRA IN DUBBIO, MA STA BENE
C'è poi il caso di Petra Kvitova: poche ore dopo la nascita del figlio della Azarenka, la povera ceca (che a Wimbledon ha vinto due volte) è stata aggredita da un rapinatore nella sua abitazione di Prostejov: nella colluttazione si è procurata una brutta ferita alla mano sinistra. L'operazione e il recupero sono andate bene: Petra si è addirittura iscritta al Roland Garros e, a pochi giorni dall'inizio, non si è andata cancellata. In queste ore è giunta una dichiarazione del suo portavoce Karel Tejkal, il quale ha informato che sarà una decisione dell'ultimo minuto. L'obiettivo principale, tuttavia, resta la partecipazione a Wimbledon, dove si è già imposta nel 2011 e nel 2014. Qualche settimana fa ha ripreso ad allenarsi a Monte Carlo: a parte una condizione atletica che non può essere al massimo, anche in virtù della sua struttura fisica, sembra totamente a posto sul piano clinico. Ad appena 27 anni di età, ha ancora parecchio tennis davanti a sé. Ma se per Wimbledon dovremmo avere due ritorni importanti, c'è il rischio che Parigi abbia due ulteriori assenze. E' in dubbio, infatti, la presenza di Caroline Wozniacki e Caroline Bouchard. La danese si è bloccata per un dolore alla schiena durante il primo turno del torneo WTA di Strasburgo e ha fatto sapere che “spera” di essere al 100% per lo Slam parigino. Più complicata la situazione della canadese: "Genie" si è procurata una brutta storta alla caviglia nelle scorse settimane, e per questo si è cancellata dal WTA di Norimberga. “Mi ha detto che per Parigi ha bisogno di un miracolo” ha detto Sandra Reichel, direttrice del torneo tedesco. La Bouchard vanta una semifinale al Roland Garros, colta nel 2014, il suo anno d'oro.