Victoria Azarenka vince il suo secondo Australian Open consecutivo sconfiggendo in finale la cinese Li in 3 set con il punteggio di 4-6 6-4 6-3. Le chiavi del suo successo sono pensare solo ai propri obiettivi senza badare a quello che viene detto fuori dal campo…

Traduzione di Francesca Colombo – foto Getty Images

E’ stato un match duro e lungo. C’è stato anche un duplice medical time out e il break per lo spettacolo pirotecnico… Come ti senti adesso?

"Sono molto contenta. E’ stato un match duro e lungo. Li Na ha giocato veramente bene, Mi spiace per la sua caviglia. In ogni caso sono contenta per come ho giocato. Sono riuscita a esprimere al meglio il mio gioco, quindi sono molto soddisfatta".

Li Na dice che hai giocato meglio verso la fine. Pensi lo stesso?

"Sì penso anche io. Il secondo e il terzo set sono riuscita ad esprimere al meglio il mio gioco. Nel primo set sono stata sopraffatta dal suo gioco. Quando ho avuto l’opportunità sono riuscita a imporre il mio gioco".

Quanto è difficile venire ad uno Slam e difendere il titolo?

"Non penso mai a questo. Io penso a giocare e cercare di vincere. Il mio obiettivo era vincere un altro titolo, cerco di non pensare alla stampa e a tutto il resto. Comunque  queste per me sono tutte nuove esperienze che mi faranno crescere come persona e come giocatrice".

Cosa hai fatto durante il break? Sei andata negli spogliatoi?

"No sono andata in un’altra stanza, la stessa dove sono andata la partita prima. Mi sono messa un po’ di crema riscaldante, mi stavo raffreddando e non volevo. Questo è tutto quello che ho fatto".

Perché accetti le palle dai raccattapalle solo dal lato destro?

"No è vero…non è proprio così".

Da un lato in particolare però, no?

"Mah se perdo un punto da una parte prendo le palle dall'altro lato del campo, giusto per cambiare, so che non ha senso ma è giusto una sorta di rituale scaramantico niente di più".

Eri preoccupata per come saresti stata accolta dal pubblico quando sei entrata in campo all’inizio del match?

"A dire il vero mi aspettavo di peggio. Cosa posso farci? Io ho dato le mie spiegazioni, adesso dovevo lasciarmi il passato alle spalle e pensare a giocare la partita più importante del torneo e così ho fatto".