AUSTRALIAN OPEN – La bielorussa soffre nel primo set, ma poi non ha problemi contro la Kuznetsova. “E' una giocatrice atipica, sono stata brava ad adattarmi al suo tennis”.
Victoria Azarenka è nata a Minsk il 31 luglio 1989
Di Riccardo Bisti – 23 gennaio 2013
Victoria Azarenka non ha paura. Ci sono giocatrici che soffrono il tennis di un avversario in particolare, e non vorrebbero mai affrontarlo. La bielorussa è tutto il contrario. Prova un piacere quasi masochista nell’affrontare Serena Williams, ma stavolta non le toccherà. Era già pronta ad affrontarla, accucciata sullo sgabello di Eurosport, ma stavolta dovrà mettere da parte i propositi di vendetta. Le toccherà Sloane Stephens e – forse – sarà contenta. “Vika” è campionessa in carica e sta affrontando la difesa del titolo con uno spirito diverso, più maturo. Quello che le ha permesso di vincere una partita non semplice contro Svetlana Kuznetsova, di nuovo in forma dopo un periodo difficile. Il primo set è stato molto delicato, con la russa sempre avanti fino al 5-4. Ma la ritrovata consapevolezza di Vika, sempre più tranquilla, le ha permesso di chiudere con un parziale di 9 giochi a 1. “Lei ha giocato bene per tutto il match. Sapevo che sarebbe stata capace di farlo, per questo ero preparata. La Kuznetsova ha la qualità di giocare un gioco diverso dalle altre, quindi sono felice di essermi adattata e aver trovato il mio miglior tennis quando era necessario”.
Il segreto dalla Azarenka è l’immutata passione per il tennis. Non si direbbe, visto il suo stile robotico, eppure ha mantenuto la stessa passione di quando era piccola. Nell’unico momento di crisi, un paio d’anni fa, sono bastate le parole della nonna per risollevarla. “Si, ho sempre avuto quel fuoco dentro che mi farebbe restare in campo fino alle 10 di sera. Mi auguro che ogni ragazzo possa provare una cose del genere”. Se poi all’uscita dal campo c’è il colorito Redfoo ad aspettarla…tanto meglio. In una mattinata soleggiata, la Kuznetsova è scesa in campo tranquilla e sicura di sé. Fino a prova contraria, è la più titolata tra le due. I primi game sono durati un’eternità, con la russa avanti un break e capace di resistere fino al 4-1. Un doppio fallo nel settimo game ha ripristinato la parità, foriera del sorpasso. La Azarenka ha messo i piedi dentro il campo, costringendo l’avversaria sulla difensiva. Una bella risposta incrociata le ha dato il break del 6-5, e pochi minuti dopo si è aggiudicata il primo set. Ormai il match era segnato: un altro doppio fallo ha sancito il break che ha fatto prendere il largo a Vika, cui è bastata un’altra mezzora per archiviare la pratica e vincere il 12esimo match consecutivo all’Australian Open. Con questo successo, ha riportato in parità il bilancio con la Kuznetsova: adesso le due sono 4-4 dopo che la russa aveva vinto quattro dei primi cinque scontri diretti. Ma erano altri tempi. Adesso la Azarenka è matura. E vuole vincere ancora, chiunque sia l'avversaria.
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