Fino a qualche anno fa lottava per un posto al Masters, se non qualcosa di più. Oggi, mentre alcuni ex colleghi più anziani di lui danno ancora battaglia nel tour, Andy Roddick si gode una pensione dorata e ogni tanto non disdegna qualche esibizione, tra cui qualche tappa dell’ATP Champions Tour. Il suo tennis non era il più divertente di tutti, ma fuori dal campo mostrava una delle teste più pensanti. Lo scorso weekend era a Città del Messico e ha rilasciato un’interessante intervista, in cui ha ammesso di non essere interessato al ruolo di coach con un tennista già formato, mentre gli piacerebbe creare un giocatore dal nulla. Roddick ha spiegato che oggi riesce a sviluppare un rapporto di amicizia con gli ex colleghi, mentre all’epoca del tour “restavamo in un bolla”. Felice della sua vita attuale, A-Rod ha spiegato la sua visione su un eventuale futuro da allenatore.
“In questo momento non mi piacerebbe essere contattato da qualche giocatore. Non vorrei lavorare con qualcuno che ha già scritto la sua storia nel tennis. Per me sarebbe ben più attraente iniziare un percorso con una giovane promessa e avere un forte impatto nella sua crescita”. Al di là delle sue preferenze personali, tuttavia, ha ammesso l’importanza di un super-coach all’angolo di un buon giocatore. Ben prima che scoppiasse la “moda”, lui era stato un precursore con l’ingaggio di Jimmy Connors. “La sua presenza fu ottima per me. Mi diceva più o meno le stesse cose degli altri coach, però lui era Jimmy Connors. Solo lui aveva un pedigree tale da conoscere per davvero le emozioni che si vivono nel giocare una partita importante. Il fatto che da qualche anno ci sia la moda dei super-coach non mi ha affatto sorpreso” ha concluso Roddick, che lo scorso weekend ha battuto Mark Philippoussis ma poi si è arreso a Juan Carlos Ferrero. Prima del Masters alla Royal Albert Hall di Londra, l’ATP Champions Tour prevede altre due tappe, a Seul e a Bari, dove si terrà la sesta edizione de “La Grande Sfida”.
Aveva il super-coach…ma non farà il super-coach!
Impegnato nell’ATP Champions Tour, Andy Roddick non è interessato ad allenare un giocatore già formato. “Piuttosto, mi piacerebbe prendere un ragazzo e formarlo sin dall’inizio”. Allo stesso tempo, ammette che l’aiuto di un ex campione può essere decisivo per un top-player.