L'ingresso in extremis di Lorenzo Giustino regala all'Italia un piccolo record: non era mai capitato di avere 11 azzurri (uomini) nelle qualificazioni dell'Australian Open. Solo USA e Australia hanno più rappresentanti. Un dato statistico da trasformare in qualcosa di concreto. Occhi su Travaglia e Berrettini: sembrano i due con più chance di main draw.L’attenzione del pubblico australiano sarà tutta per Bernard Tomic, che alla fine ha deciso di giocare, ma le qualificazioni maschili dell’Australian Open (al via nella notte europea fra martedì e mercoledì) parlano anche tantissimo italiano, con ben 11 azzurri al via. Solo gli Stati Uniti con 17 e i padroni di casa dell’Australia con 13 hanno più rappresentanti: un piccolo ma significativo traguardo, che va trasformato in qualcosa di ancor più importante. Non è un record assoluto a livello di qualificazioni Slam, visto che nella scorsa edizione di Wimbledon gli azzurri a caccia del main draw erano addirittura in dodici, ma non era mai capitato che la pattuglia azzurra al maschile fosse così folta a Melbourne. E lo sarebbe stata ancora di più se in gara ci fosse stato anche Simone Bolelli, l’unico degli aventi diritto ad aver rinunciato, perché a corto di preparazione dopo qualche noia al solito maledetto ginocchio. A non farlo rimpiangere ci penseranno gli altri, capeggiati – in termini di classifica – da Marco Cecchinato, numero 3 del tabellone di qualificazione. Significa che il siciliano governa il terzo spot, il più azzurro di tutti: su otto posti, quattro sono occupati da bandiere tricolori, e non c’è nessun derby. Il palermitano esordirà contro l’australiano Bradley Mousley (ex promessa rallentata nel 2014 dalla positività all’ecstasy), e in caso di vittoria troverà uno fra Luca Vanni, che prova a ripetere la qualificazione del 2017, e lo spagnolo Ricardo Ojeda Lara, protagonista la scorsa settimana a Pune, dove ha raggiunto un brillante quarto di finale. Uno spagnolo anche per Andrea Arnaboldi, che sfida il maiorchino Jaume Munar, mentre Stefano Travaglia (testa di serie numero 21) ha pescato il 22enne serbo Nikola Milojevic. Per una questione numerica questo è lo spot da sfruttare il più possibile in chiave qualificazione: è vero che solo un azzurro potrà garantirsi il main draw, ma visto che tutti e quattro hanno chance di vittoria lasciarsi “fregare” il posto da uno straniero sarebbe un vero peccato.IN GARA ANCHE QUATTRO AZZURRE
Travaglia, reduce dalle qualificazioni back-to-back a Wimbledon e Us Open (e pure da quella della scorsa settimana a Doha), è il giocatore su cui l’Italia nutre le maggiori speranze, insieme a Matteo Berrettini, all’esordio all’Australian Open dei grandi. Da numero 20 del seeding, il laziale è capitato nello spot capeggiato dallo spagnolo Roberto Carballes-Baena, avversario che sul cemento non fa troppa paura. All’esordio Berrettini, che ha inaugurato l’anno battendo Viktor Troicki in Qatar, sfiderà il mancino britannico Liam Broady (già sconfitto la scorsa settimana) e ha chance di regalarsi la prima qualificazione per un torneo del Grande Slam, a patto che Teymuraz Gabashvili non ritrovi il tennis dei tempi migliori. Nella prima fetta del tabellone c’è Salvatore Caruso (buon primo turno contro il turno Cem Ilkel), nell’ultima c’è il suo coetaneo Federico Gaio, atteso da un match duro contro Henri Laaksonen. Avversari impegnativi anche per Lorenzo Sonego, che nel primo Slam della sua vita sfiderà il brasiliano Thiago Monteiro, e per Lorenzo Giustino. Da numero 259 del mondo alla chiusura dell’entry list il campano ha acciuffato l’ultimo posto disponibile grazie a una quindicina di forfait, ma l’urna gli ha voltato le spalle e l’ha accoppiato a Vasek Pospisil, ex numero 25 del mondo, che a livello Slam vanta addirittura un quarto di finale a Wimbledon. Una riga più in basso c’è Stefano Napolitano, che dopo la qualificazione (trasformata in un secondo turno) all’ultimo Roland Garros ha faticato a confermarsi a certi livelli. Ci prova a Melbourne partendo dal duello con lo statunitense Sarkissian. Chiude l’elenco degli azzurri Alessandro Giannessi, come Giustino all’esordio stagionale: per lo spezzino c’è l’indiano Sumit Nagal. Mercoledì il sorteggio delle qualificazioni femminili, con cinque italiane: Roberta Vinci giocherà per l’ultima volta a Melbourne, Deborah Chiesa e Georgia Brescia per la prima. Con loro anche Sara Errani e Jasmine Paolini.
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