Sono passati due anni, da quel primo turno sempre su questi campi, quando “Nole” fece di un sol boccone un ancora acerbissimo Chung, e stavolta i ruoli si sono invertiti. A giocare come la migliore versione del serbo è stato proprio Hyeon. Mai scalfito minimamente dal dubbio o dalla paura, anche nel finale del terzo set, di poter non vincere questa partita. “Sul 3-3 nel tie-break del terzo set (dopo essere stato avanti 3-0, ndr), ho pensato che anche se l'avessi perso avrei avuto a disposizione il set successivo”. Un approccio positivo che l’ha aiutato a restare attaccato a Djokovic e a batterlo con serenità, senza nemmeno esultare troppo. Neanche nell'intervista a fine partita Chung lascia trasparire chissà quale stupore. Come se fosse una vittoria qualunque. “Questa notte, per me, è veramente un sogno che si avvera. Ma ora voglio solo riposare e dormire bene e prepararmi per i quarti di finale”. Il match ha recitato lo stesso copione per tutti e tre i set. Che hanno visto sempre il ragazzino coreano in fuga. 4-0 nel primo, 4-1 nel secondo e 3-1 nel terzo. Set che si sono prolungati più del dovuto per la generosità di Nole. Che onora il gioco, il campo e l'avversario, cercando più volte di venire a rete, per abbreviare lo scambio e scombussolare l'avversario. Ma riesce solo a tratti nell'intento, perché dall’altra parte c'è un muro, che fa rimanda indietro ancora più forte i suoi colpi. Un indemoniato che nei palleggi sopra i tre colpi diventa ingiocabile. Recupera in tutti e tre i set, il buon Nole, ma finisce sempre con il cedere. Troppo pesanti e penetranti, i colpi di Hyeon, nei momenti decisivi. Troppa poca forza nelle gambe e nelle braccia di Djokovic, per poter rimettere minimamente in discussione il tutto. Scuote la testa più volte Andre Agassi in tribuna, ma per il suo assistito c'è comunque del buono anche in questa sconfitta, e dopo sei mesi lontano dal campo può essere soddisfatto del suo torneo. Il giudizio su di lui è rimandato, mentre quello su Chung diventa sempre più interessante. Il coreano ha le stigmate del predestinato, e uno dei quarti di finale più inattesi della storia ci dirà molto sulla sua capacità di resettare tutto e ripartire. Anche dopo un’impresa del genere.
AUSTRALIAN OPEN UOMINI – Ottavi di finale
Hyeon Chung (KOR) b. Novak Djokovic (SRB) 7-6 7-5 7-6
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