Jannik nella storia: è il primo italiano di sempre a conquistare tre titoli Major. Battuto il record di Nicola Pietrangeli

Foto Ray Giubilo

Semplicemente di un altro livello: Jannik Sinner trionfa per il secondo anno consecutivo agli Australian Open. L’azzurro si impone con il punteggio di 6-3 7-6(4) 6-3 sulla testa di serie numero 2 del tabellone Alexander Zverev dopo 2 ore e 42 minuti di gioco e riesce nell’impresa di difendere il titolo a Melbourne per conquistare il terzo titolo Slam della sua carriera. Grazie a questo successo, il numero uno al mondo diventa il primo italiano di sempre a vincere tre Major superando Nicola Pietrangeli che trionfò al Roland Garros nel 1959 e nel 1960. L’altoatesino, che lunedì festeggerà le 34 settimane in vetta alla classifica mondiale, diventa inoltre l’ottavo giocatore nella storia a vincere le prime tre finali Slam disputate in carriera e il primo giocatore a difendere il suo primo titolo Slam da Rafael Nadal al Roland Garros 2006.

Parte forte Sinner al servizio tenendo a zero i primi due game di battuta della sua partita. Nel quarto gioco l’azzurro si procura due palle break, ma Zverev si salva con una prima vincente e con un buon dritto in uscita dal servizio. Nell’ottavo gioco, dopo due game complicati terminati ai vantaggi con Sinner al servizio, tornano le palle break in favore del numero uno al mondo dopo due errori di dritto del tedesco e un passante in corsa da parte dell’azzurro; Zverev si salva in una prima occasione con due buone prime, ma arrivano poi altre due occasioni per l’altoatesino, che alla seconda va a segno con il passante di dritto inducendo il tedesco all’errore per capitalizzare il break del 5-3. Sinner tiene quindi la battuta a zero e con un ace chiude il primo parziale dopo 48 minuti di gioco. Tanto equilibrio nel secondo set: Zverev salva due palle break all’azzurro nel terzo game e resta avanti nel punteggio. Sotto 4-5, quando serve per allungare il secondo parziale, Sinner avverte il vero primo momento di tensione della partita alla battuta: commette due errori che lo costringono allo 0-30, ma ritrova il suo miglior tennis e impatta sul 5-5. È dunque il tie-break a decidere la frazione e Sinner recupera un mini-break di svantaggio prima di compiere l’allungo decisivo e di mettere le mani anche sul secondo set. Nel terzo parziale l’azzurro gestisce i suoi game in battuta e conduce fino al 3-2, quando mette a segno il break nel sesto game che lo proietta avanti 4-2. Sinner conferma il vantaggio, seppur con qualche difficoltà, e poi non trema al momento di chiudere: tenendo a 30 la battuta, il numero uno al mondo manda in archivio il match e firma il terzo trionfo Slam della sua carriera, diventando il quarto giocatore a vincere una finale Slam senza concedere nemmeno una palla break dopo Pete Sampras a Wimbledon 1995, Roger Federer a Wimbledon 2003 e Rafael Nadal agli US Open 2017.