Ora non ci sono più dubbi: il Roger Federer che ha messo piede all’Australian Open è dei migliori, quello in grado di fermare il tempo. Gioca a sprazzi ma emoziona, supera la prova Nishikori in 5 set (ma potevano essere quattro, o tre) e nei quarti avrà Mischa Zverev. Proprio quello sconfitto 6-0 6-0 nell’ultimo precedente…Chissà in quanti, all'inizio del quinto set contro Kei Nishikori, sono ritornati con la mente alla semifinale di Wimbledon dello scorso anno. Quando Federer , avanti due set a uno contro Raonic, dilapida occasioni su occasioni per poter far suo anche il quarto e finisce col soccombere al quinto. Ma la prolungata assenza dai campi sembra davvero averci restituito un altro Roger. L'incontro contro il giapponese è un'altra messa in scena mostruosa di talento, e anche di corsa. Pienezza di palla e il piglio, in molti frangenti del match, da giocatore da ping pong. Sono trascorse poco meno di tre ore e mezza di gioco quando Roger, dopo aver stretto la mano a Kei, esulta per il 6-7 6-4 6-1 4-6 6-3 che l’ha promosso ai quarti di finale dell’Australian Open. Con una leggiadria e gioia che poche volte ha palesato in carriera, se non ai tempi dei primi titoli Slam, ancora ventenne. Gli applausi prolungati, come si fosse a teatro, il sorriso della moglie Mirka e del coach Ivan Ljubicic. La soddisfazione nemmeno celata di Jim Courier, che sembra non veder l'ora di intervistarlo, e trova un Federer che parla a lungo, quasi a voler aggiungere ancora qualche minuto al match che ha offerto la conferma tanto attesa: Roger c’è ancora. Eccome se c’è. “All'inizio della partita potevo servire meglio – ha raccontato – e stava andando tutto così veloce. Poteva finire 6-0, poi ho pensato che peggio di così non potesse andare. Ho recuperato ed è stata dura non riuscire a vincere il primo set. Potevo chiudere in quattro set, ma lui ha giocato bene. Sapevo di stare bene fisicamente e che alla fine il lavoro avrebbe pagato”. Se al termine dell'incredibile prestazione contro Berdych, Federer appariva sorpreso, oggi sembra convinto. Di poter essere ancora un protagonista. Protagonista quasi infastidito di aver iniziato il match sottotono e aver permesso al suo avversario di portarsi avanti. FRA I DUE CROLLA PRIMA NISHIKORI!
All’inizio del match Nishikori sembra in totale controllo. Federer serve male, è in difficoltà sulla seconda e si fa togliere due volte il servizio, arrivando vicino a cederne un terzo. Sotto 1-5, Roger piazza due ace al termine del settimo game. È scattata, finalmente, la scintilla. Federer si accende, s'illumina, ritrova la palla. Il giapponese serve due volte per il set e non arriva nemmeno a conquistare una possibilità. Si ritrova sotto 5-6 per poi rimediare al tie-break. Tie-break che vince, ma è chiara la sensazione che l'incontro sia svoltato. Il servizio ritrovato dallo svizzero dalla fine del primo set, che non lo costringe più a dover scambiare a lungo, dipinge l'incontro degli stessi colori visti contro Tomas Berdych. Per un'ora si assiste ad una vera e propria esibizione. Vinti secondo e terzo set con facilità, Roger deve solo uccidere il match. Ed è qui che accade l'imponderabile. Dopo un quarto game da venti punti, Kei annulla con grande coraggio due palle break e tiene il servizio dopo quasi 11 minuti. Roger comincia a pensare, a pensare troppo. Cede il servizio sin troppo facilmente e si ritrova, senza poter rimediare, al quinto set. E dei due è Federer a non essere più un giovincello. Ma è Kei, tra lo stupore generale, a crollare di schianto. Roger ha perso un treno, ma sale comodamente sul successivo. Toglie la battuta al nipponico al secondo gioco (tre gratuiti offerti da Kei), arriva vicino ad un secondo break nel quarto e se la prende quando a lenire le sopraggiunte sofferenze del giapponese si presenta il fisioterapista. Ma il finale è già scritto, e i 5 minuti abbondanti di stop non lo cambiano. Arriva la festa, arrivano i sorrisi. Arriva un avversario nei quarti di finale, l'encomiabile Mischa Zverev, che non si sarebbe mai aspettato: “Mischa ha giocato una partita incredibile, non avrei mai pensato. Ha un bellissimo tennis d'attacco, sono molto felice per lui, sarà un match completamente diverso”. Un match che potrebbe anche darci uno dei favoriti per il titolo.
 
AUSTRALIAN OPEN – Ottavi di finale

Roger Federer (SUI) b. Kei Nishikori (JPN) 6-7 6-4 6-1 4-6 6-3