Aljaz Bedene, tornato sloveno dopo il "no" dell'ITF a Coppa Davis e Olimpiadi con la Gran Bretagna, gioca un buon match contro Roger Federer, ma non basta per dare troppo fastidio al campione in carica. Federer passa in un'ora e quaranta, senza perdere il servizio, e può già pensare a Jan-Lennard Struff.Formalità doveva essere, formalità è stata. Alcuna difficoltà o quasi, per Roger Federer, nel suo match d'esordio all’Australian Open 2018. Il suo primo incontro ufficiale in stagione, dopo la passerella alla Hopman Cup di Perth, vinta in coppia con la connazionale Belinda Bencic. Aliaz Bedene, 28enne sloveno numero 51 al mondo, capitato nel posto giusto col sorteggio sbagliato, è stato coraggioso, financo battagliero, nel non lasciarsi travolgere e farsi relegare a sparring partner. Ha saggiato anche la possibilità di un break, nel quarto gioco del secondo set. Due occasioni cancellate con il servizio da un Roger cui solo troppa facilità dell'incontro poteva essere motivo di distrazione. È stato l'unica parentesi combattuta in una passerella altrimenti senza storia alcuna. A fine match il tabellone recita 6-3 6-4 6-3 in un'ora e quaranta minuti. Concentrato e propositivo, efficace al servizio e spesso incline a concedersi al pubblico con giocate sopraffine. Pubblico che, peccando anche di ingenerosità nei confronti del malcapitato Aliaz, si perde in boati e applausi scroscianti, per ogni gesto del campione uscente. Non si contano i “C'mon Roger”. Quando, ad aver bisogno di incoraggiamento, è solo e soltanto il suo avversario.
LA LONGEVITÀ DI RE ROGER
Intervistato da Mc Enroe a fine partita Federer ribadisce, senza esserne troppo convinto, il suo stupore nell'essere ancora il favorito di questo torneo: "io voglio fare bene di nuovo è chiaro che non so se posso ripetere quello che ho fatto lo scorso anno. E il bello e il brutto di questo sport. Io spero sempre di giocare al meglio" . Ma in cuor suo il campione di Basilea sa bene che se è arrivato alla sua età ed essere ancora competitivo a questi livelli, non è per caso né per fortuna. "Ho sempre sognato – aggiunge – di giocare ancora a lungo e questo credo che mi abbia facilitato nel ritrovarmi a questa età a giocare ancora così”. Appunto. Da sottolineare, infine,l'unico vero momento di disagio e imbarazzo da parte di Federer. Al cospetto di Will Ferrel, attore comico statunitense entrato in campo per tentare di regalare momenti di ilarità con un surplus di domande prive di senso alcuno a Roger. Ma con un risultato ben lontano dalle intenzioni. Federer può guardare avanti: prossimo impegno giovedì contro Jan-Lennard Struff.

AUSTRALIAN OPEN UOMINI – Primo turno
Roger Federer (SUI) b. Aljaz Bedene (SLO) 6-3 6-4 6-3