“Rafa” supera il secondo turno lasciando appena sette giochi a Marcos Baghdatis, ma non convince fino in fondo, soprattutto in chiave seconda settimana. A patto che riesca ad arrivarci. Sabato troverà sulla sua strada Zverev: con Djokovic fuori, il tedeschino ha la prima grande chance di arrivare in fondo in uno Slam.
Un secondo turno che non fa primavera. Tutto troppo facile per Rafael Nadal, nell'incontro che lo vede opposto a Marcos Baghdatis al secondo turno dell’Australian Open 2017, risolto per 6-3 6-1 6-3. Soli 7 game concessi, in poco più di due ore, dopo aver assistito alla dipartita sportiva di Novak Djokovic, su quella stessa Rod Laver Arena. Il cipriota non può di certo rappresentare un banco di prova probante, per il pur convalescente maiorchino, rientrato solamente a Doha dopo lo stop di fine 2016. Marcos, che sembra non voler e poter chiedere più niente alla sua carriera, scende in campo senza nemmeno le velleità e la follia che l'hanno contraddistinto in passato, in una carriera falcidiata dagli infortuni oltre che dalla scarsa attitudine mentale, che ha toccato il suo picco proprio a Melbourne. Nel lontano 2006 riuscì a regalarsi una incredibile finale, persa contro Roger Federer. Un’altra epoca. Gli occhi sono puntati, quindi, su Rafa. Per saggiarne la condizione, i colpi, la tenuta fisica e mentale. E anche dopo una vittoria così facile, non è difficile essere colti da qualche perplessità. Lo spagnolo mette in mostra tutti i numeri del suo repertorio, ma è spesso portato all'errore. Non sempre riesce a tessere la trama che tanti successi gli ha regalato. Spostare l'avversario con i suoi colpi mortiferi per poi finirlo con il dritto.LA PRIMA OCCASIONE DI ZVEREV
Certo, Baghdatis non è nemmeno giocatore adatto, con le sue palle basse, per poterla esercitare, ma pur in una partita scivolata via rapidamente si sono visti errori di troppo ed è spesso mancata quella rabbia per poter chiudere subito le occasioni ottenute. Il break subito sul 5-1 nel primo set, il trovarsi costretto ai vantaggi al momento di servire per il match. Sottigliezze, certo, ma l'obiettivo di Nadal è giocare questo Slam da protagonista. E se lo stesso Nadal in un'intervista a inizio anno se ne usciva con frasi come “la vita non si basa solo sul vincere ed essere il migliore. Ci sono anche altre cose come la felicità”, in cuor suo sa che la vittoria, quella che conta, gli manca da troppo tempo. Alexander Zverev, suo prossimo avversario, sarà il banco di prova perfetto. La cartina di tornasole che ci dirà davvero qual è il ruolo dello spagnolo in questo torneo e, forse, anche in quelli a venire. Il ragazzino tedesco ha tutte le armi e la fame per poter estromettere anzitempo Rafael da questo torneo. E difficilmente si paleserà passivo come Baghdatis. Dopo la sconfitta di Novak Djokovic, nella parte bassa del tabellone c'è la prima occasione veramente importante della carriera di Sascha. E dovrà esserci il miglior Nadal per mettergli il bastone tra le ruote.
AUSTRALIAN OPEN 2017 – Secondo turno
Rafael Nadal (ESP) b. Marcos Baghdatis (CYP) 6-3 6-1 6-3
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