Da Melbourne, Alessandro Terziani – foto Getty Images
La cinese Li, dopo due finali sfortunate perse al terzo set (con la Clijsters nel 2011 e l’Azarenka lo scorso anno), vince finalmente gli Australian Open. E’ il suo secondo slam dopo il Roland Garros 2011. Un torneo strano dove ha rischiato seriamente di uscire al terzo turno per mano della Safarova che ha avuto un match point a disposizione. Da quel pericolo scampato la Li ha iniziato una cavalcata che non ha più conosciuto ostacoli fino alla finale.
In finale ha superato la sorprendente slovacca Dominika Cibulkova che nelle due settimane australiane ha giocato il miglior tennis in carriera, eliminando Sharapova e Radwanska. I quattro precedenti tutti a favore della cinese. Il match inizia con tanti errori da entrambe le parti. La slovacca soffre molto al servizio che viene subito aggredito dalla Li. La cinese conquista il break immediato. La Cibulkova cerca il diritto dell’avversaria. Quando la Li riesce ad impostare lo scambio sulla diagonale di rovescio, finisce quasi sempre per sfondare la slovacca. Sul 3-2 la cinese riesce però a rimettere in corsa la Cibulkova regalandole il break con due doppi falli consecutivi. Sul 5-5 ancora un break per la cinese che va a servire sul 6-5. Spreca un set point e riesce a perdere il servizio. Si gioca il tie-break. La Li vola sul 5-1 e chiude 7-3 dopo 1 ora e 10 minuti.
Il secondo set non ha storia. La Li prende il netto sopravvento negli scambi. Sposta con facilità la Cibulkova che fatica a coprire il campo. E’ un cappotto in soli 27 minuti. I numerosi tifosi cinesi presenti nella Rod Laver Arena esultano con la loro beniamina.
Li b. Cibulkova 7-6 6-0