In conferenza stampa al termine del match contro l’australiano Walton, Matteo Arnaldi si è detto contento di come ha gestito le difficoltà nel primo set e per il passaggio al turno successivo. Sulla possibile sfida con De Minaur si dice impaziente di scendere in campo
Un esordio con vittoria per Matteo Arnaldi, che alla prima partecipazione agli Australian Open ha superato in tre set il giocatore di casa Walton. Intervenuto in conferenza stampa dopo l’incontro, ha raccontato le sue sensazioni in campo. “Sicuramente ero molto teso all’inizio, penso si sia visto, sono arrivato qui due mesi fa quasi e delle aspettative c’erano. Non mi sarebbe piaciuto perdere al primo turno, ho cercato di entrare piano piano nel match e sono contento di aver vinto il primo set. Mi piace giocare 3 su 5, anche se perdo primo c’è tanta strada prima di arrivare a vincere la partita per me o per l’altro. Sono contento di come l’ho gestita.”
Su De Minaur e la possibile sfida al secondo turno: “Credo sia uno dei pochi australiani con cui non mi sono allenato in questo periodo. Ha sempre giocato bene e in questo periodo è riuscito a capitalizzare le partite, ha vinto con Djokovic e altre partite con top 10. Dovessi giocare con lui sarebbe un match tosto ma sono preparato a quello, giochi per partite del genere e non vedo l’ora di entrare in campo”.
Nonostante un 2023 da protagonista nel circuito maggiore, il tennista ligure crede ancora di poter crescere molto nel corso di questa stagione e non vuole smettere di fare nuove esperienze. “Il 2024 sarà di nuovo la stagione delle prime volte. Questa stagione inizia sulla scia del 2023 con le prime volte qui in Australia, sarà poi una stagione importante per riuscire ad aumentare quanto fatto di buono l’anno scorso. Gli obiettivi ci sono, ho bisogno di giocare tante partite per entrare nella forma migliore e sono contento di aver giocato diversi match qui in Australia e spero di continuare sempre meglio”.
Infine una chiusa su come ha vissuto la vittoria in Coppa Davis e come questo successo lo ha fatto crescere e maturare. “Venire in Australia è stato positivo forse, qui i riflettori non erano puntati su di me e ho potuto allenarmi al meglio. La Coppa Davis è stata la ciliegina sulla torta della passata stagione ma è stata vissuta in maniera diversa da me e dal mio team – in riferimento alla scomparsa del suocero a cui era estremamente legato – ci sono stati tanti cambiamenti nella mia vita. Quello che posso dire è che l’ho vissuta, son contentissimo, ma ci sono state cose anche più importanti fuori dal campo e non penso di averla vissuta allo stesso modo dei miei compagni. Son contento di essere venuto qui e di aver speso del tempo insieme alla famiglia della mia ragazza e di poter stare ancora qualche giorno qui in Australia.”