In campo maschile Fabio Fognini rende meno amara la giornata per il tennis italiano, superando non senza fatica l’australiano Jordan Thompson. Krajinovic raccoglie le briciole contro Federer, Serena Williams sul velluto contro Zidansek

Fognini addolcisce la giornata azzurra

Dopo le sconfitte di Matteo Berrettini e Jannik Sinner, l’Italia del tennis torna a sorridere nel Day 3 degli Australian Open: ci pensa Fabio Fognini, uscito vincitore dall’ennesima battaglia stavolta ai danni dell’australiano Jordan Thompson, superato con il punteggio di 7-6(4) 6-1 3-6 4-6 7-6(4). Programmato come ultimo match alla Margaret Court Arena, l’incontro è sembrato per larghi tratti costantemente nelle mani dell’azzurro, salvo poi cambiare rotta nel quarto set dove l’aussie si è dimostrato più cinico e freddo nei momenti importanti. Mentre nel primo turno era stato autore di un comeback clamoroso su Reilly Opelka, stavolta è l’azzurro a subire la rimonta del suo avversario, con il tennista di Brisbane che però riesce solo a sfiorare l’impresa: ottima infatti la reazione di Fognini nonostante ben 4 match points non sfruttati in un quinto set estremamente ostico, sia a livello di dispendio fisico sia a livello emotivo, deciso da un super tie-break palpitante. Ancora una volta è il tennista ligure a uscire vincitore da una battaglia di nervi, combattuta contro il suo avversario e contro un pubblico che comprensibilmente ha spinto il proprio giocatore dall’inizio alla fine; due partite, più di 7 ore in campo per il numero 2 del nostro tennis, che conferma nuovamente di poter reggere carichi importanti dal punto di vista atletico e mentale.

In un torneo che non l’ha mai visto andare oltre il quarto turno, ora nel terzo Fognini troverà l’argentino Guido Pella, quest’oggi uscito vittorioso in quattro set dal confronto Gregoire Barrere. Un giocatore ostico il tennista di Bahia Blanca, ma non certo impossibile da incontrare sulle superifici rapide.

Federer rullo compressore

Giungono conferme sul fronte Federer: l’elvetico, nonostante abbia più volte ribadito di non avere grosse aspettative da questi Australian Open a causa dei pochi match di preparazione disputati, continua a stupire per livello di gioco espresso e condizione atletica. Dopo aver superato agilmente l’esordio contro Steve Johnson, il campione di Basilea ha scherzato anche il serbo Filip Krajinovic, che ha provato a variare il gioco ma è stato costretto ad alzare bandiera bianca in poco più di un’ora e mezza di partitta, con il punteggio di 6-1 6-4 6-1. Due match portati a casa con pochissimo dispendio di energie: Roger sa che per arrivare fino in fondo al torneo deve preservarsi e cercare di arrivare in condizioni ideali alla seconda settimana. Nonostante John Millman evochi brutti ricordi al numero 3 del mondo, nel prossimo turno il tennista di Brisbane non sembra avere le armi per impensierirlo. Per ora, tutto procede secondo i piani.

Non può dire lo stesso Grigor Dimitrov, uscito sconfitto da una battaglia di oltre 5 ore con lo statunitense Tommy Paul: 6-4 7-6 3-6 6-7 7-6 lo score di una partita incredibile, densa di bel tennis e di capovolgimenti di fronte. Il bulgaro, come spesso gli è accaduto in carriera, esce dal torneo con non pochi rimpianti, dopo aver servito per il match avanti 5-4 nel quinto: pronta in quel frangente la reazione del giocatore americano, che riesce a trascinare la partita al long tie-break poi chiuso in suo favore, dominando, per 10 punti a 3.

Menzione inevitabile anche per Roberto Bautista-Agut, uno dei giocatori più in forma del momento: l’ultima partita persa risale infatti allo scontro di Davis Cup contro Andrey Rublev, datato 19 novembre 2019. Lo spagnolo, dopo un primo set complicato, ha avuto la meglio di Michael Mmoh con lo score di 5-7 6-2 6-4 6-1; nel terzo turno lo attende un match certamente più complicato: ad attenderlo ci sarà il croato Marin Cilic, uscito vincitore da una battaglia pazzesca contro Benoit Paire.

Serena a caccia dell’ottava meraviglia

In campo femminile continua la marcia trionfale di Serena Williams, in striscia positiva da 7 partite dopo il trionfo nel torneo di Auckland e l’agile primo turno a Melbourne. Nonostante l’abnegazione e la voglia di dimostrare di Tamara Zidansek, la 22enne tennista slovena ha dovuto cedere il passo alla pluri-campionessa statunitense, abile ad imporsi con il punteggio di 6-2 6-3. In attesa di test più probanti, a cominciare dal terzo turno dove dovrà affrontare la cinese Qiang Wang, Serena si conferma la giocatrice più accreditata alla vittoria in finale di un torneo che l’ha vista alzare al cielo il trofeo già 7 volte.

Possibile outsider potrebbe rivelarsi Elena Rybakina, che a suon di vincenti sta incantando in questo inizio di stagione: la kazaka, classe ’99, si è sbarazzata della belga Greetje Minnen con un rapido 6-3 6-4, confermando quanto di buono fatto intravedere nel torneo vinto ad Hobart. Prossimo turno ad alta quota per l’attuale 26esima giocatrice del mondo: ad attenderla ci sarà la beniamina di casa, nonchè numero 1 del mondo, Asleigh Barty.