Novak Djokovic ha dovuto dare a fondo a tutte le sue qualità per superare il diciottenne croato Dino Prizmic, capace di tenere in campo il serbo per oltre tre ore e mezza di gioco. Solo tanti complimenti per il tennista croato, che all’esordio in un torneo dello Slam dimostra tutto il suo valore

Novak Djokovic vince all’esordio agli Australian Open 2024, superato in un match che ha regalato spettacolo Dino Prizmic con il punteggio di 6-2, 6-7, 6-3, 6-4 in quattro ore esatte di gioco. Il dieci volte campione in Australia non restava così tanto in campo in un primo turno di uno Slam dagli US Open del 2010, quando sempre in quattro set superò il connazionale VictorTroicki. Al secondo turno sfiderà il vincitore del match tra Popyirn e Polmans

Inizia con un break l’avventura di Djokovic agli Australian Open, sfruttando la terza palla break concessa dall’avversario comprensibilmente contratto all’inizio del match. Nonostante il servizio ceduto, Przmic dimostra quelle che possono essere le sue qualità e conferma di essere un giocatore interessante in prospettiva, tenendo bene lo scambio e trovando in alcuni casi anche alcune soluzioni di fino. Nel cambio campo sul 3-2 il croato chiama anche un medical time-out, per un problema alla coscia sinistra che sembra limitarlo solo in parte nei movimenti. Djokovic approfitta subito del problema fisico dell’avversario e nel corso del settimo gioco strappa a zero il servizio e si porta sul 5-2. Chiudere il primo set resta poco più di una formalità per il campione in carica in quaranta minuti di gioco, che sembra non patire in alcun modo del problema al polso accusato in United Cup. Impressionante il rendimento con la prima servizio in campo, dove ha perso solamente un punto su undici quando è entrata (91%).

L’inizio del secondo parziale è quanto di più lontano ci si potesse aspettare guardando l’andamento del set precedente. Dopo i primi tre giochi con un solo quindici perso dal giocatore al servizio, nel quarto game si accende improvvisamente Prizmic e ottiene il primo break della partita. Arrivato anche un warning a Djokovic sull’ultimo punto per non ave rispettato i 25 secondi. Il vantaggio dura appena il tempo di un turno di battuta, il tennista serbo infatti si riprende immediatamente il break e lancia i primi segnali di sfida. Il resto del parziale corre via senza altre palle break, cresce l’intensità negli scambi e il croato sembra aver superato sia il timore reverenziale mostrato nei primi giochi che il problema alla coscia. A decidere il set è il tie-break, che vede clamorosamente il tennista croato avanti per 6-2. Al quarto set point Prizmic conquista il secondo set al termine di uno scambio incredibile con il dritto di Djokovic che finisce largo in corridoio.

Se l’inizio del secondo set era stato sorprendente, è ancor più difficile credere a quanto avviene a inizio del terzo. Il break in apertura in favore di Djokovic sembrava aver rimesso parzialmente le cose a posto per lui, avanti 2-0 e servizio. Prizmic però dimostra il suo valore e strappa due volte consecutivamente il servizio al serbo, al termine di un sesto gioco durato quasi venti minuti e con venti punti giocati. A sorprendere oltre alla qualità del gioco espressa dal tennista croato è la forza mentale con cui fronteggia il ventiquattro volte campione Slam, lui che è all’esordio assoluto nel tabellone principale di un Major. Avanti 3-2 e servizio, il tennista croato ha forse sentito un po’ di pressione e l’inerzia del set si è spostata nuovamente a favore di Djokovic. Il tennista serbo ha infatti vinto gli ultimi quattro game del parziale – a fronte di due break – e ha portato a casa il terzo set che da solo è durato oltre un’ora. L’urlo con il quale ha accolto la vittoria del parziale certifica tutta la difficoltà che sta trovando nel fronteggiare il diciottenne croato.

Pronti via nel quarto set e ci sono due break in favore di Djokovic, che portano il punteggio sul 3-0. La sensazione guardando il linguaggio del corpo di Prizmic è di non averne più, le gambe viaggiano più lentamente e non riesce più a colpire la palla alla giusta altezza. Resta da considerare che è il primo quarto set in assoluto che il croato gioca nella sua carriera, probabilmente non abituato a rimanere in campo così a lungo. Nonostante le difficoltà, sotto 0-4 Prizmic ha ancora qualche energia per recuperare uno dei due break e riportarsi sotto 3-4. La maggiore esperienza di Djokovic lo porta tuttavia a non concedere nuove possibilità all’avversario e allo scoccare delle quattro ore porta a casa e al sesto match point ottiene un successo più difficile di quanto si potesse credere.