Le dichiarazioni a fine partita di Novak Djokovic, dopo la vittoria contro Alex De Minaur, fanno ben sperare sul piano medico. Nei primi turni del torneo il serbo era sembrato in difficoltà, ma oggi la gamba non ha dato alcun problema.
“Oggi non ho sentito nessun dolore alla gamba. – Così Novak Djokovic dopo la vittoria contro Alex De Minaur, ottenuta senza problemi con un comodo 6-2 6-1 6-2, dopo che nei turni precedenti il serbo aveva sempre dato l’impressione di soffrire molto per la condizione della coscia. – Ringrazio i miei medici e ringrazio Dio. Non voglio esultare troppo presto però, so che le cose possono cambiare in fretta. Sono contento per il modo in cui mi sono mosso e per come ho colpito la palla”. Una prestazione, dunque, che fa ben sperare Nole per il futuro del torneo. Ai quarti lo aspetta Andrey Rublev, uscito vittorioso da un picaresco confronto contro Holger Rune e determinato a conquistare la prima semifinale Slam della carriera. Djokovic, invece, vuole riprendersi il titolo australiano, e se la gamba lo assiste ci sono poche cose che sembrano poterlo fermare.
“Una settimana fa non pensavo di poter conquistare il titolo, mi limitavo a cercare di essere in una condizione buona per la partita successiva. Ma stanotte, il modo in cui ho giocato, il modo in cui mi sono sentito, mi danno la sensazione di poter arrivare fino in fondo”. Queste sono le parole con cui si è espresso poi in conferenza stampa. “Essere l’ultimo rimasto in corsa per il titolo ad aver vinto uno Slam è qualcosa che mi lusinga ma non credo possa fare molta differenza ad essere onesto. Conosco bene Tsitsipas, per esempio, forse il più esperto tra gli altri. Ha giocato già più volte nelle fasi finali di uno Slam ma non è mai arrivato in finale, no?”. A questo punto, con un certo imbarazzo ma anche con un po’ di ilarità, l’intervistatore ha fatto notare a Nole di aver affrontato e battuto il greco in finale al Roland Garros nel 2021. “È vero, colpa mia (ride). Quello che intendevo dire è che mi complimento con lui perché sembra sia pronto a vincere il titolo, per il modo in cui gioca. Ci sono anche i giovani americani che stanno giocando estremamente bene. Tutto è possibile”.