di Marco Caldara – foto Getty Images
Nelle ultime stagioni l'Open d'Australia si è rivelato il torneo del Grande Slam meno favorevole ai colori azzurri, ma nel 2013 qualcosa potrebbe cambiare. Non tanto perché ci si attende chissà quali exploit dai nostri, ma perchè la pattuglia di azzurri a caccia di gloria a Melbourne sarà una delle più numerose degli ultimi anni. Gli italiani certi di un posto nel main draw saranno complessivamente undici, mentre (almeno) altri otto tenteranno di guadagnarsi un posto nel torneo attraverso le qualificazioni. Fra le donne troviamo le solite note Sara Errani, Roberta Vinci, Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, più la giovane Camila Giorgi, che entrerò direttamente in un torneo dello Slam per la seconda volta in carriera. Le speranze azzurre sono ovviamente risposte nella Errani, che difenderà i quarti del 2012 e ha tutte le carte in regola per fare anche meglio, ma è lecito attendersi un buon risultato da tutte le altre. Per la Vinci rappresenterebbe una conferma (dopo gli ottavi e i quarti degli ultimi due Major), per Schiavone e Pennetta un punto di ripartenza, per la Giorgi la consacrazione ad altri livelli. Qualche speranza di entrare in tabellone ce l’ha anche Karin Knapp, che a tre settimane abbondanti dall’inizio delle qualificazioni si trova fuori di 10 posti dal main draw. Se ci riuscirà tanto di guadagnato, altrimenti farà compagnia nel torneo cadetto ad Alberta Brianti, Nastassja Burnett (reduce dalla qualificazione agli Us Open) e Maria Elena Camerin.
Nel maschile invece gli azzurri in tabellone saranno sei, guidati da Andreas Seppi. Il numero uno d’Italia andrà a caccia dei punti necessari per tentare l’assalto alla top 20, che lo renderebbe senza più dubbi il miglior tennista nostrano degli ultimi 30 anni. Dietro di lui Fabio Fognini (che in Australia ha superato il primo turno in una sola occasione) e Paolo Lorenzi, ancora a caccia della prima vittoria in carriera in un torneo del Grande Slam. Seguono Simone Bolelli, chiamato nel 2013 a confermare i progressi mostrati quest’anno, Filippo Volandri (una sola vittoria in sette apparizioni ‘down under’) e Flavio Cipolla, che nei tornei più importanti ha spesso saputo dire la sua, e lo scorso anno fu il migliore della pattuglia azzurra al maschile, nonché l’unico a superare il primo turno (vincendo in 5 set contro Nikolay Davydenko).
In gara nelle qualificazioni troviamo invece quattro azzurri, che rispondono ai nomi di Matteo Viola, Potito Starace, Gianluca Naso e Thomas Fabbiano. Il primo riuscì a compiere l’impresa nel 2012, quando rimontò l’impossibile in due dei suoi tre match di qualificazione e raggiunse meritatamente il main draw, mentre Starace – complice il netto calo di rendimento accusato lo scorso anno – sarà costretto a giocare le qualificazioni (come non gli accadeva da Wimbledon 2004), dopo nove stagioni di accesso diretto ai main draw. Ma il fatto che il campano andrà in Australia pur essendo fuori dal tabellone principale (agli Us Open 2012, per esempio, preferì rinunciare) significa che ha ancora voglia di mettersi in gioco, e non sarebbe una sorpresa vederlo ottenere subito qualche buon risultato. Completano il gruppo Naso e Fabbiano (entrambi a caccia del primo Slam della vita), mentre al momento sono fuori dalle ‘quali’ sia Alessandro Giannessi (di 12) che Riccardo Ghedin (di 17). Ma entrambi hanno buonissime speranze di entrare, e hanno già manifestato il desiderio di inserire gli Australian Open nel proprio calendario.