Dopo Roger Federer, il 20enne greco ha sconfitto anche Roberto Bautista Agut in un match complicato, dove ha dimostrato grande maturità e convinzione. Petra Kvitova continua a impressionare. E Danielle Rose Collins…Rino Tommasi la definiva la prova del 9, vincere un match tecnicamente più semplice ma psicologicamente più complicato, dopo aver ottenuto un risultato importante. L’ha superata brillantemente Stefanos Tsitsipas che, dopo la sbornia per il successo su Roger Federer, ha sconfitto in quattro set Roberto Bautista Agut, giocatore poco appariscente, ma dal rendimento altissimo, soprattutto in questo inizio di stagione, dove ha già vinto a Doha, battendo anche Novak Djokovic. Cosa ha impressionato maggiormente di Tsitsipas? La maturità. Sotto di un break nel primo set, sotto di un break nel terzo, ha sempre saputo tirar fuori la testa dalle sabbie mobili dove si stava infilando. Piano tattico eccellente (e si è evidenziato un limite di Bautista che conosce poco il rovescio lungolinea per uscire da quell’angolo), convinzione nei propri mezzi determinata dall’assoluta fiducia. Ha giocato meno bene rispetto al match con Federer, e aver vinto in crescendo è un bel merito.
«Voglio arrivare fino in fondo. Voglio vincere il torneo». Tsitsipas lo dice con assoluta convinzione. Probabile che venga smentito. Ma sarà questione di tempo.
Ci scrive coach Mouratoglou, che ha creato il Team M formato da alcuni grandi talenti (difficile non c’azzecchi). Stefanos Tsitsipas, Alexei Popyrin, Thanasi Kokkinakis e i giovanissimi Jason Tseng e Cori Gauff, già Slammer tra gli junior. Mouratoglou parla così di quello che definisce The Greek Jewel: «Sta progredendo a velocità record. Sembra che giochi su una nuvoletta. l suo rovescio a una mano, un modello di tecnica esecutiva, gli permette di colpire con una grande rotazione, tra le più efficaci nel tour. Stefanos si muove benissimo per un giocatore della sua stazza e ha solo cominciato a capire quello che è in grado di fare su un campo da tennis. I margini di miglioramento nel servizio e dritto sono ancora ampi e questo offre un’idea di quelle che sono le sue potenzialità».Dopo basket e calcio, i greci hanno scoperto il tennis.Danielle Rose Collins, americana, 25 anni, non aveva mai vinto un match a livello Slam ed è al suo debutto assoluto a Melbourne. Ha battuto in rimonta Anastasja Pavlyuchenkova, 2-6 7-5 6-1. Danielle Rose Collins è in semifinale all’Australian Open. Danielle Rose Collins è in semifinale all’Australian Open. Danielle Rose Collins è in semifinale all’Australian Open. Danielle Rose Collins è in semifinale all’Australian Open… Gli highlights del match.
In semifinale, Danielle Rose Collins affronterà Petra Kvitova che sta mostrando un tennis di qualità altissima e torna a questo punto del torneo dopo sette anni. Nei quarti ha sovrastato, di forza e potenza, Ash Barty (6-1 6-5), che comunque gioca un tennis meraviglioso (il back di rovescio è poesia) e vedremo presto nella top 10 (settimana prossima sarà numero 14, Danielle Rose Collins permettendo). Ci ripetiamo: Petra è la favorita del torneo. Yes, un quarto ci lunghezza davanti a Serena.
«Ingiocabile». Alex Corretja ha dimostrato grandi doti di sintesi nel descrivere la prestazione di Petra Kvitova.
«La sensazione è che abbia superato così tanti momenti difficili che ora gode nella battaglia». Mats Wilander ai microfoni di Eurosport, prima di aggiungere: «Con Serena è la giocatrice che colpisce meglio la palla degli ultimi anni. In più, ora pare si muova meglio di un tempo».
The American Dream. La frase di questo Australian Open resterà quella di Frances Tiafoe, appena qualificatosi per i quarti di finale: «Quando avevo 10 anni ho fatto una promessa ai miei genitori, gli ho detto che sarei diventato un professionista e avrei cambiato la loro vita e la mia». Ci è riuscito.
Continua la corsa di Lorenzo Musetti, 17 anni, nel torneo juniores. Un tennis stilisticamente bellissimo (e parecchio efficace). Si è qualificato per gli ottavi di finale: interessante vedere come si comporta da favorito del torneo. E c’è anche Giulio Zeppieri, che sta crescendo con pochi riflettori addosso ma è un ottimo prospetto.
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