Andreas Seppi si sbarazza in tre facili set del giapponese Yoshihito Nishioka, manda un messaggio a Corrado Barazzutti in chiave Coppa Davis e soprattutto conquista il terzo turno a Melbourne per la quarta volta di fila. Si giocherà un posto nella seconda settimana contro Ivo Karlovic, reduce da 4 ore e mezza di battaglia. "Affrontarlo è una rottura, ma l'avversario mica lo puoi scegliere…"I primi anni l’Australia la odiava, perché serviva un viaggio lunghissimo per raggiungerla, subito dopo i carichi della preparazione, e da quelle parti Andreas Seppi non riusciva mai a esprimere il suo miglior tennis. Poi, di colpo, è cambiato tutto. Un caso? Forse sì, ma ciò che conta è che da tempo l’Australian Open è diventato il suo Happy Slam, e tale si sta confermando anche nel 2018. Dopo la vittoria sul francese Corentin Moutet, l’altoatesino ha sconfitto in tre rapidi set anche il giapponese Yoshihito Nishioka, prenotando per il quarto anno di fila il suo posto al terzo turno. Stavolta sembrava più a rischio che mai, dopo un 2017 con più punti di domanda che certezze, ma il tabellone ha deciso di tendergli una mano e Andreas si è fatto trovare pronto. Il 22enne mancino di Mie, che dall’alto dei suoi 170 centimetri condivide con Diego Schwartzman il record di giocatore più basso del Tour, pareva destinato a diventare un avversario impegnativo, invece Seppi ha navigato per tre set in acque sicure, lontano dai guai. Il nipponico dovrà lavorare ancora molto per ricostruire il tennis che aveva mostrato a inizio 2017, quando iniziò a farsi vedere con costanza ad alti livelli, prima che la rottura del legamento crociato del ginocchio lo obbligasse a stare otto mesi lontano dai campi. All’esordio aveva vinto un buon match contro Philipp Kohlschreiber, ma due giorni dopo non ha trovato la stessa brillantezza, e la versione australiana di Seppi, più aggressiva di tutte le altre, l’ha tenuto sempre a distanza di sicurezza. La palla di Andreas viaggia di più, la scelta del giapponese di giocare troppo lontano dalla linea di fondo gli ha facilitato la vita, ed è venuto fuori un match passeggiata da un’ora e 51 minuti. Seppi ha preso coraggio in un primo set rapidissimo e poi ha cancellato tutte le cinque palle-break concesse nell’incontro, vinto 6-1 6-3 6-4. Un risultato rassicurante sia per lui sia per l’Italia di Coppa Davis, che probabilmente Nishioka se lo ritroverà di fronte fra una quindicina di giorni a Morioka, per il primo turno del World Group 2018. Andreas si gioca con Lorenzi il posto da secondo singolarista, e il suo avvio di stagione è stato più convincente.OCCASIONE UNICA PER I QUARTI DI FINALE
Il tabellino dice che contro Nishioka l’azzurro ha trovato più volte il gratuito (43) che il vincente (39), ma ha giocato il match che doveva giocare, senza grosse sbavature. Unica pecca la prima di servizio messa in campo solamente una volta su due. “È l’unico aspetto negativo del mio match – ha raccontato in conferenza stampa –, ma da fondo campo ho mosso bene la palla e ho sempre avuto io il gioco in mano, anche nei momenti importanti dell’incontro, partendo subito molto bene. Mentre lui nel primo set ha commesso tanti errori”. Importante anche aver chiuso in tre set, visto che i match nelle gambe – va ricordato il titolo della scorsa settimana al Challenger di Canberra – iniziano a diventare sempre di più. “È positivo che il match non si sia allungato, perché iniziavo ad accusare un po’ di stanchezza. Ora però ho una giornata di riposo per recuperare”. Tuttavia, sarà sicuramente più stanco Ivo Karlovic, il suo prossimo avversario, passato per 12-10 al quinto set su Yuichi Sugita, dopo quattro ore e mezza di lotta. “Affrontarlo – ha continuato Andreas – è una bella rottura: quando serve non ti fa giocare e quando servi tu non puoi distrarti perché se giochi male due punti non recuperi più. Sarebbe stato meglio Sugita, ma l’avversario mica lo puoi scegliere…”. Tuttavia, anche se il croato non ha bisogno di presentazioni e il suo servizio resta un’arma di distruzione di massa, a quasi 39 anni non sembra più quello di qualche anno fa. Per Seppi (che è pure avanti nei precedenti, 2-1) sarà un match importantissimo per conquistare la seconda settimana, e una chance che potrebbe non ripassare mai più per raggiungere quel benedetto quarto di finale Slam che farebbe da ciliegina sulla torta alla sua carriera. Nel 2015 fallì un match-point e si arrese a Nick Kyrgios (“e non ci ho dormito per qualche notte”), mentre stavolta la sorte sembra con lui. Per la prima volta da quando a Wimbledon 2001 le teste di serie degli Slam sono diventate 32, le quattro che governa(va)no lo stesso ottavo di finale sono andate tutte fuori all’esordio. E l’ottavo è il suo. In corsa per il posto ai quarti sono rimasti in quattro: Seppi, Karlovic, Edmund e Basilashvili. Il favorito è il britannico, ma poteva sicuramente andare peggio.
AUSTRALIAN OPEN UOMINI – Secondo turno
Andreas Seppi (ITA) b. Yoshihito Nishioka (JPN) 6-1 6-3 6-4
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