UN NUOVO PERSONAGGIO PER IL TOUR?While rain delays at #ausopen I caught Rafa for a short interview and it's absolutely savagepic.twitter.com/PWkVYpmuPY
— Sasha Bublik (@AlexanderBublik) 13 gennaio 2017
Il problema di Pouille, che a Melbourne proprio non ne azzecca una (quattro partecipazioni, quattro primi turni), ha tolto subito dal tabellone uno dei possibili protagonisti – “una disdetta: mi sono allenato bene un mese e guardate come è andata…” – ma ha lanciato il ragazzone di Gatchina, città a una cinquantina di chilometri da San Pietroburgo, cresciuto fra San Francisco, Halle e nei pressi di Monte Carlo, dove vive oggi con la famiglia. Si era già fatto vedere sul finire dello scorso anno a Mosca, sfiorando la semifinale dopo aver battuto Bautista-Agut, ma lo spagnolo arrivava dalla sbornia di Shanghai, con vittoria su Djokovic e finale in un Masters 1000. Anche stavolta non tutti i meriti sono suoi, e Pouille da buon francese non ha perso tempo a farlo notare, però la stoffa che copre i suoi 194 centimetri è di quelle pregiate. Non a caso, Corrado Tchabushnig non ha perso tempo a metterlo sotto contratto per la sua agenzia Top Seed e potrebbe aver fatto una grande mossa, perché gioca alla grande, ma anche perché sembra un personaggio molto interessante, di quelli che alle aziende fanno gola. Venerdì, durante uno stop per pioggia, nei corridoi della Rod Laver Arena ha incontrato Elliot Loney, famoso in Australia per le sue magnifiche imitazioni di Rafael Nadal, e ha pubblicato su Twitter una simpaticissima video-intervista di una trentina di secondi, che in poche ore ha fatto il giro del mondo. Eppure, dicono che fuori dal campo sia molto introverso, poco incline a stringere amicizie, al motto di “siamo tutti avversari, impossibile essere amici”. Racconta di non guardare nemmeno il tennis in tv, ma in fondo conta solo cosa succede dentro il campo, ed è lì che “Sasha” cambia faccia: estroso, spavaldo, imprevedibile. Gran prima di servizio, gran braccio, e tantissima sicurezza nel proprio tennis. Gli servirà mercoledì, per provare a vincere un match non impossibile contro Malek Jaziri, ma anche per coronare quel sogno top-10 che col tempo si è trasformato in un obiettivo. E pure a breve termine, a sentir lui o a leggere il suo avambraccio destro, che già dai tempi dei tornei juniores parla con una frase di Eminen, il re della musica rap: “always be a leader, not a follower”. Nel suo Slam preferito lo sta facendo benissimo.
LA SCHEDA ATP DI ALEXANDER BUBLIK
VIDEO: BUBLIK SPETTACOLO AD ASTANA