Dominio totale da parte di Alexander Zverev nei primi due set, Carlos Alcaraz ha tentato una complicata rimonta nel terzo ma si è dovuto arrendere al suo avversario. Si completa così il quadro delle semifinali, che si disputeranno nella giornata di venerdì
Alexander Zverev trionfa ai danni di Carlos Alcaraz con il punteggio di 6-1, 6-3, (2)6-7, 6-4 e torna in semifinale agli Australian Open a distanza di quattro anni dall’ultima volta. Un quarto di finale che ha regalato solamente in parte quello spettacolo che quasi tutti si aspettavano alla vigilia, con il tedesco che è riuscito per lunghi tratti del match a dominare il gioco dello spagnolo. Una brutta sconfitta invece per Carlos Alcaraz, è riuscito a entrare nel match quando era probabilmente troppo tardi e sotto di due set si è trovato di fronte una montagna troppo alta da scalare.
Un primo set difficile da commentare per la disparità di livello dimostrato in campo, con il tedesco che è completamente in controllo del gioco. La situazione è quella preferita da Alexander Zverev, libero dalla pressione e capace così di fornire un’incredibile prestazione al servizio con soli due punti persi e una percentuale di prime pari all’88%. Le difficoltà di Alcaraz sono esemplificate dal passante subito sul 30-30 nel corso del sesto gioco, una discesa a rete non premiata e senza un piano di gioco definito. Il parziale si chiude in mezz’ora di gioco con Zverev che chiude al primo set point utile sul 6-1.
Nel secondo set Alcaraz prova a scuotersi e a far crescere il suo livello di gioco, cercando di ritrovare l’aggressività nei suoi colpi e costringere l’avversario a fare due passi dietro la linea di fondo per fare il punto. La soluzione adottata sembra dare i frutti sperati grazie alle prime palle break conquistate dallo spagnolo nel sesto gioco, con qualche rimpianto sulla seconda per un rovescio incrociato giocato da metà campo finito in rete. L’occasione mancata sembra essere rimasta nella testa di Alcaraz che perde quattro giochi consecutivi e cede anche il secondo set a Zverev. Se il 40% dei punti vinti con la seconda raccontano dei problemi al servizio dello spagnolo, in risposta non riesce mai a mettere la giusta pressione al tedesco per farlo calare nel rendimento con la prima.
L’emorragia in termini di game concessi sembra ormai impossibile da fermare, con Zverev in controllo del match anche nel terzo set e con il break di vantaggio ottenuto nel corso del quarto gioco. La difficoltà di Alcaraz, soprattutto in questo parziale, è il non riuscire a tenere testa all’avversario nello scambio, tentando di trovare il vincente dopo massimo tre colpi. Quando era sull’orlo del baratro arriva però lo squillo dello spagnolo che inizia un incredibile rimonta sul punteggio di 5-3 e Zverev a servire per il match, recupera il break di vantaggio e pareggia i conti nel successivo turno di battuta. Il tie-break che decide il parziale si apre con il dritto lungo di Alcaraz che porta il tedesco sul 2-0, ma in quel momento infila sette punti consecutivi con tre passanti che fino a quel momento erano completamenti mancati nel suo repertorio.
"NOOOOO" @NickKyrgios' reaction to this Carlo Alcaraz shot says ???????? ???????????? ????#AusOpen pic.twitter.com/zKkWssFWGg
— Eurosport (@eurosport) January 24, 2024
La partita che tutti si aspettavano inizia di fatto nel quarto set, con il valore tra i due giocatori che torna a essere alla pari. Gli scambi sono più prolungati, una maggiore intensità nei colpi e soprattutto dal lato di Alcaraz inizia a utilizzare con maggior continuità la palla corta. Dopo un iniziale break in favore di Zverev e immediato contro break dello spagnolo, il parziale segue l’ordine dei servizi con un solo quindici perso per ogni turno di battuta. Ancora una volta è Zverev a procurarsi un vantaggio anche in questo parziale, con il break che arriva nel corso del nono game quando scoccano le tre ore di gioco, con un dritto incrociato che resta sulla racchetta di Alcaraz. Andato nuovamente a servire per il match sul 5-4, non commette lo stesso errore del set precedente e gioca in maniera più offensiva, chiudendo al primo match point utile con una prima al centro.