Secondo le ultime notizie, il primo Slam dell’anno sarà rinviato di tre settimane ma si giocherà dopo una quarantena di due settimane e una bolla con rigide regole
Gli Australian Open si giocheranno ma con uno slittamento di tre settimane rispetto alla data inizialmente programmata. Secondo le ultime news raccolte, il primo Slam dell’anno scatterà a partire dall’8 febbraio. Mentre continua a farsi largo l’ipotesi delle qualificazioni in Medio Oriente, inizia a delinearsi il piano per lo svolgimento del major di Melbourne con regole rigide e protocolli precisi. I giocatori, infatti, dovrebbero arrivare in città con i rispettivi staff entro il 17 gennaio con una quarantena di 14 giorni che inizierà a partire dal momento dello sbarco dell’ultimo tennista (o membro del suo staff).
Nella bolla sarà concesso agli atleti di uscire dall’alloggio per cinque ore al giorno, allenamenti compresi, e con un solo componente dello staff. Ogni giocatore avrà un proprio partner in allenamento, mentre i tamponi verranno svolti nei giorni 1, 3, 7, 10 e 14 dell’evento.
Un procedimento che però inizia a raccogliere i primi scetticismi, tra cui quello di Benoit Paire. “Quando ti spiegano che per giocare gli Australian Open devi stare chiuso in una camera di albergo per 14 giorni”, il suo tweet accompagnato da una foto con espressione accigliata. L’ufficializzazione da parte di Tennis Australia è attesa nei prossimi giorni.