Una mancata stretta di mano tra le due giocatrici che, per una volta, non ha nulla a che vedere con la politica internazionale. Le ragioni della polemica tra le due riguarda strettamente il campo da gioco

Kristina Mladenovic – Foto di Ray Giubilo

È terminato tra le polemiche il match di doppio fra la coppia formata da Kristina Mladenovic e Shuai Zhang contro Lyudmila Kichenok e Hao-Ching Chan. Al termine del match valevole per gli ottavi di finale – vinto da Mladenovic e Zhang – Kichenok ha rifiutato in maniera piuttosto platealmente di stringere la mano a Mladenovic, che durante l’intervista ha mostrato tutto il suo disappunto. “Se volete la mia opinione, credo che le avversarie mi abbiano svegliato dopo un inizio molto lento, perchè hanno dimostrato antisportività durante il mio servizio e mi sono molto arrabbiata. Mi son detta ‘Ok, ora inizia la partita’, quello è stato l’innesco per me e le cose sono andate sempre meglio“.

Ma cos’è successo realmente in campo tra le due? Nulla che non si veda durante un match un doppio, ovvero una pallata – involontaria, chiaramente – di Kichenok verso Mladenovic. Ed è la stessa giocatrice ucraina a raccontare come sono andate le cose, attraverso una “stories” pubblicata su Instagram dove risponde alla giocatrice francese e alle accuse di essere antisportiva. “Vorrei chiarire la situazione che si è venuta creare nel 3° turno degli Australian Open nel match contro Kristina Mladenovic. Pubblicamente accusata di comportamento antisportivo, vorrei dire la mia. Ho ricevuto minacce molto dirette dalla mia avversaria durante la partita, dopo averla involontariamente colpita con una pallina. La risposta alle mie numerose scuse è stata: “vedi di stare attenta”. Non sarebbe stato appropriato un atto di rispetto come la stretta di mano al termine del match con una persona che usa minacce verbali”.