Non è bastato un buon match per battere un top ten come Jo-Wilfried Tsonga, ma Fabio Fognini può lasciare Auckland col sorriso. Dopo due buone vittorie fra primo e secondo turno, il ligure si è arreso al transalpino con il punteggio di 7-5 7-6, dopo un’ora e 42 minuti di gioco. Il campo particolarmente rapido ha ridotto all’osso i break, tanto che nell’intero incontro ce n’è stato appena uno, subito da Fabio sul 6-5 del primo set, dopo che nel gioco precedente l’azzurro aveva mancato la sua unica palla-break del match. A decidere il secondo parziale è stato invece un tie-break in perfetto equilibrio fino al 5-4, quando Fognini ha messo in rete una non impossibile volèe di rovescio, concedendo la palla-match decisiva. Tuttavia, viste le condizioni dell’azzurro, che si è presentato in Nuova Zelanda senza particolari aspettative a causa dell’influenza che ne ha accompagnato la partenza (e di certo non favorita dal cambio di clima), arrivare a Melbourne con due vittorie nelle gambe è comunque molto positivo. In virtù dell’assenza di Richard Gasquet, all’Australian Open Fabio partirà come testa di serie numero 20, evitando i primi sedici almeno fino al terzo round.  Non è bastato un buon match per battere un top ten come Jo-Wilfried Tsonga, ma Fabio Fognini può lasciare Auckland col sorriso. Dopo due buone vittorie fra primo e secondo turno, il ligure si è arreso al transalpino con il punteggio di 7-5 7-6, dopo un’ora e 42 minuti di gioco. Il campo particolarmente rapido ha ridotto all’osso i break, tanto che nell’intero incontro ce n’è stato appena uno, subito da Fabio sul 6-5 del primo set, dopo che nel gioco precedente l’azzurro aveva mancato la sua unica palla-break del match. A decidere il secondo parziale è stato invece un tie-break in perfetto equilibrio fino al 5-4, quando Fognini ha messo in rete una non impossibile volèe di rovescio, concedendo la palla-match decisiva. Tuttavia, viste le condizioni dell’azzurro, che si è presentato in Nuova Zelanda senza particolari aspettative a causa dell’influenza che ne ha accompagnato la partenza (e di certo non favorita dal cambio di clima), arrivare a Melbourne con due vittorie nelle gambe è comunque molto positivo. In virtù dell’assenza di Richard Gasquet, all’Australian Open Fabio partirà come testa di serie numero 20, evitando i primi sedici almeno fino al terzo round.