di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
E’ John Isner ad aggiudicarsi l’Heineken Open championship, in una delle settimane più povere dal punto di vista tecnico dell’intera stagione Atp. Il motivo è abbastanza semplice: si tratta della settimana che precede il primo SLAM della stagione e tutti i big se ne stanno al calduccio, al riparo da infortuni. Fa un certo effetto, così, leggere le teste di serie del torneo di Auckland: Robredo, Ferrer, Ferrero, Almagro ,Kohlschreiber, Melzer, Monaco e Montanes. Quest’ultimo poi è stato in grado di cogliere la prima semifinale della sua carriera su una superficie diversa dalla terra battuta, senza dover affrontare nemmeno un top 200, battendo nell’ordine il n° 456 (Lemke); n° 252 (Statham); n° 209 (Lammer).
A sbarrare la strada del “rato” di Sant Carles della Rapita, ci ha pensato proprio il gigante della North Carolina, John Isner, 206 centimetri per 111 chili, protagonista nel 2009 di una notevole estate sul cemento, culminata con la vittoria su Roddick a New York.
A sfidare lo yankee nell’ultimo atto, “pollicino” Clement, che al lungagnone statunitense rende 33 centimetri, e che non giocava una finale ATP dal torneo di Nottingham del 2007 (anche in quel caso contro un gigante, Karlovic), lui che Down Under raggiunse l’apice della sua carriera, giungendo in finale agli Australian Open nel 2001.
Si è imposto, come detto, l’americano al primo titolo in carriera dopo che nel 2007 a Washington si era dovuto arrendere in finale a Roddick, al termine di un torneo in cui aveva vinto tutti i match al tiebreak del 3° set. Medesimo è stato l’esito della finale odierna, con l’americano che si è imposto col punteggio di 6-3, 5-7, 7-6 (2), salvando un match point nel terzo set, quando era chiamato a servire per il match sotto 5-6 30-40, prima di mettere a segno 2 dei 22 ace odierni, per un totale di 78 “assi” nel torneo.
“E’ stato più importante vincere quel game come ho fatto, che non vincerlo a zero” ha detto subito dopo l’americano – “Mi ha dato la carica necessaria per giocare un tiebreak perfetto“
Isner diventa il primo vincitore americano ad Auckland dal successo di Scott Davis nel 1990. Da allora gli americani avevano perso in finale in sei occasioni consecutive, compreso Sam Querrey sconfitto l’anno scorso da Juan Martin Del Potro.
Dopo la finale, John ha annunciato di voler devolvere parte del suo prize-money (5.000 dollari) alla Croce Rossa per aiutare le persone colpite dal recente terremoto in Haiti. “E’ un piccolo contributo per aiutare le vittime di Haiti. Quanto è succeso ci fa capire quanto siamo fortunati”. Well done, John.
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