Abbondantemente annunciate per lo Us Open, le norme che puntano a velocizzare il gioco saranno operative per tutti i tornei di avvicinamento. Oltre allo snellimento delle operazioni preliminari, non potranno trascorrere più di 25 secondi tra un punto e l'altro. Ma gli arbitri potranno mettere in pausa l'orologio e addirittura resettarlo.

Mentre si giocava la seconda settimana di Wimbledon, il trio USTA-ATP-WTA ha ufficializzato alcune novità regolamentari per i tornei che condurranno allo Us Open 2018. Come è noto, a Flushing Meadows sarà utilizzato per la prima volta lo shot-clock, l'orologio che misurerà il tempo tra un punto. Per evitare che la novità colga di sorpresa i giocatori, le tre associazioni hanno raggiunto un accordo per i tornei di avvicinamento allo Us Open, ad eccezione del torneo ATP di Atlanta. Le novità scatteranno per i tornei di San José e Washington, al via il 30 luglio, e proseguiranno fino al 9 settembre, giorno della finale a New York.

WARM UP CLOCK
Non appena il secondo giocatore entrato in campo arriverà alla sedia, scatterà un countdown di 60 secondi. Se uno dei protagonisti non sarà pronto entro il minuto, sarà soggetto a una multa. La violazione, tuttavia, non avrà conseguenze tecniche durante la partita. Dopo il lancio della moneta, inizierà il riscaldamento che durerà tassativamente 5 minuti, scanditi dall'orologio a bordocampo. L'arbitro informerà i giocatori quando mancheranno 3 minuti, 2 minuti, 1 minuto e 30 secondi. Terminati i cinque minuti, scatterà un altro countdown di un minuto, entro il quale dovrà iniziare la partita. Se un giocatore non sarà pronto entro 60 secondi, riceverà una multa. Anche in questo caso, la violazione è solo disciplinare e non tecnica (ovvero, non si tratterà di una time-violation).

SERVE CLOCK
La più attesa e discussa. Tra un punto e l'altro, non potranno trascorrere più di 25 secondi. L'orologio sarà utilizzato in questo modo:

  • Durante il game: dopo il punto, l'arbitro annuncerà il punteggio e inizieranno i 25 secondi. Se il giocatore non avrà iniziato il movimento del servizio entro il tempo prestabilito, l'arbitro emetterà una violazione del tempo.

  • Alla fine dei game pari (quelli in cui non è previsto il cambio di campo): l'arbitro farà scattare l'orologio quando le palline saranno tutte dalla parte del battitore. Se il giocatore non avrà iniziato il movimento del servizio entro il tempo prestabilito, l'arbitro emetterà una violazione del tempo.

Il giocatore in risposta sarà comunque responsabile del ritmo di gioco, principalmente imposto dal giocatore al servizio. Da parte sua, l'arbitro avrà la facoltà e la discrezione di mettere in pausa l'orologio. Potrà stopparlo o addirittura azzerarlo. Non è ancora stata decisa la posizione in cui l'orologio sarà posizionato, ma sicuramente in un punto visibile ad arbitro, giocatori e pubblico.

Oltre allo Us Open, le innovazioni saranno sperimentate ai seguenti tornei:
Citi Open, Washington (ATP + WTA)
Mubadala Silicon Valley Classic, San José (WTA, l'ex Stanford)
Rogers Cup, Toronto (ATP)
Rogers Cup, Montreal (WTA)
Western & Southern Open, Cincinnati (ATP + WTA)
Connecticut Open, New Haven (WTA)
Winston-Salem Open, Winston Salem (ATP)

Il primo torneo ad adottare la novità, dunque, sarà il neonato torneo di San José: “Non vediamo l'ora di implementare queste novità – ha detto la direttrice Vickie Gunnarsson – penso che miglioreranno l'esperienza per tutti i fan. Non solo accelererà il ritmo di gioco, ma porterà ancora più entusiasmo e spettacolo alle partite”. Lo scorso anno, l'innovazione è stata sperimentata nelle qualificazioni dello Us Open, oltre che nei tornei giovanili e in alcuni tabelloni di supporto. Ben più nota la sperimentazione dell'ATP alle Next Gen Finals di Milano. È certamente positivo che le regole vengano testate nei tornei di avvicinamento: in questo modo, i giocatori arriveranno preparati allo Us Open, senza correre il rischio di essere presi alla sprovvista.