L’americano e il francese sono i due candidati per la successione di Brad Drewett. L’obiettivo è la continuità. Probabilmente vincerà il più gradito ai giocatori. 
Mark Young (a sx) con Larry Ellison durante il torneo di Indian Wells

Di Riccardo Bisti – 17 aprile 2013

 
A dare la notizia è stato Doug Robson di USA Today, informato da un paio di membri del Consiglio ATP che hanno accettato di parlare a condizione di restare anonimi. Dopo il dramma che ha colpito Brad Drewett (ammalatosi di SLA), l’Associazione Giocatori sembra finalmente avere le idee chiare nella ricerca del nuovo Amministratore Delegato. Dopo un po’ di immobilismo, comprensibile dopo lo shock-Drewett, la ricerca di sarebbe ristretta a due soli nomi: Mark Young, che dirige la divisione americana ed è anche direttore per questioni legali e rapporti con i media, e Laurent Delanney, il quale supervisiona la divisione europea e le operazioni commerciali. Il Board ATP è composto da sei elementi: tre rappresentanti dei tornei e tre rappresentanti dei giocatori. Interpellata sull’argomento, l’ATP non ha voluto sbilanciarsi: “In questo momento il board si sta concentrando su alcuni forti candidati interni. Ad oggi non sono presi in considerazione i candidati esterni”. Le fonti di USA Today hanno riferito che non si è creato un consenso unanime attorno ai nomi dei due candidati, ma che in questo momento è importante garantire continuità al percorso intrapreso da Drewett. Uno dei punti focali degli ultimi due anni è stata la battaglia, snerbante e continua, per aumentare i montepremi nei tornei del Grande Slam. Alla fine i giocatori ce l’hanno fatta, ottenendo un sostanzioso aumento da Melbourne, New York e Parigi. Tra una settimana, gli organizzatori di Wimbledon renderanno noto il montepremi per l’edizione  2013.
 
Le indiscrezioni sostengono che il nome del nuovo CEO potrebbe essere annunciato durante Wimbledon, dopo la prossima riunione del board, prevista per il 24 giugno. Sarebbe un’accelerazione del processo, perchè fino a poche settimane fa si pensava che avremmo dovuto aspettare fino allo Us Open. Drewett era stato eletto a fine 2011 dopo che per sei anni l’ATP era stata diretta da due uomini d’affari provenienti dall’esterno: Etienne de Villiers e Adam Helfant. I due avevano uno stile di gestione molto diverso (soprattutto de Villiers) e nel loro mandato hanno ottenuto successi e fallimenti. Al contrario, Drewett aveva ottenuto generale consenso. Anche per questo c’è l’intenzione di cercare un membro interno: si allontana, dunque, la pista che avrebbe portato a Justin Gimelstob (penalizzato dall’età: ha appena 36 anni), mentre Mark Young sembra avere il profilo ideale, anche perchè lavora in ATP da moltissimo tempo. Young fa base a Ponte Vedra Beach, in Florida, ed è entrato nel tour nel 1990, anno in cui l’ATP ha preso in mano il circuito maschile. Nel 1996 è diventato il coordinatore della sezione americana (che comprende Nord e Sud America), ed ha negoziato in prima persona molte delle più importanti sponsorizzazioni del tour (compese quelle per i diritti televisivi). Delanney è francese ed ha un background più commerciale. Prima di entrare nel circuito, era stato manager di Yannick Noah. Ad ogni modo, lavora nell’ATP dal 1994, ha diretto diverse operazioni ed è stato messo a capo della divisione europa nel 2009. Attualmente risiede a Monte Carlo. La loro candidatura sembrerebbe essere più gradita ai tornei che ai giocatori, e il nome del vincitore potrebbe dipendere da chi riuscirà a “convincere” i tennisti. Da questo punto di vista, forse, Delanney parte avvantaggiato perchè oggi c'è una maggioranza di giocatori europei (15 dei primi 20 e 72 dei primi 100). Un dato statistico che potrebbe fare la differenza.