Di Francesco Camanzi – foto Getty Images
A Vienna va in scena l’epilogo degli Erste Bank Open, torneo Atp 250 che ha salutato la brillante carriera di Thomas Muster.
A giocarsi il trofeo, come da previsione, le teste di serie Jo-Wilfried Tsonga (seeding 1) e Juan Martin Del Potro (seeding 2). Due giocatori reduci da una stagione incerta, entrambi alla smaniosa ricerca di punti in vista del Master di Londra. Il francese si presenta in finale dopo un draw più sofferto delle attese: bye al primo turno, vittoria su Nieminen (decisa dal ritiro del finlandese) e cinque complicati set per regolare Malisse e Brands. Percorso analogo per DelPo che ha beneficiato di un bye ed eliminato i tedeschi Petzschner e Haas prima di spuntarla sul sudafricano Anderson nella semifinale di ieri.
Precedenti incoraggianti per l’argentino che ha vinto tre volte su tre contro il suo avversario, l’ultima al Roland Garros 2009.
La sceneggiatura del match è chiara sin dai primi scambi: Del Potro s’inchioda alla linea di fondo campo e attende gli attacchi di Tsonga, spesso ingolosito dalla rete ma colpevolmente distratto nel gioco di volo. Il primo set scivola al tie-break nell’equilibrio più assoluto, 40 punti del francese contro i 39 dell’argentino. A decidere i “sette punti” sono i servizi: Del Potro vola 4-2 sfruttando una tenera discesa a rete dell’avversario , Tsonga recupera il mini-break con un pregevole passante in contropiede e si porta sul 5-5. Uno sciagurato doppio fallo del francese e un dritto spedito gratuitamente sui teloni sul servizio di Del Potro sanciscono il 7-5 finale.
Il secondo set comincia bene per l’argentino di Tandil che coglie il break nel terzo gioco e sembra avviarsi verso una chiusura agile. Ma è solo un’impressione: Tsonga recupera immediatamente il break e sfrutta gli errori gratuiti di un timido Del Potro per tornare in partita. L’inerzia del set gira definitivamente nel sesto game quando Jo-Wilfried esplode un dritto in corsa, guadagna il break e scappa sul parziale di 4-2. Memore del clamoroso errore in chiusura di primo set il francese di Le Mans ammazza il secondo con un perentorio ace, 6-3 si va al terzo.
Il set decisivo conferma le impressioni del precedente. Del Potro fatica a chiudere i punti con l’abituale schema servizio-dritto, Tsonga alza la percentuale di prime (a fine match saranno 25 ace), si difende caparbiamente e quando può accelera dal fondo col dritto.
Il break arriva nel settimo gioco e manda il numero 9 del mondo a servire sul 4-3. L’incontro è ormai segnato, il set si protrarrà senza break fino al conclusivo 6-4.
Tsonga trionfa dunque nella quarta finale stagionale e diventa il primo francese a espugnare Vienna, prima d’oggi aveva vinto solo nel torneo casalingo di Metz e, soprattutto, non aveva mai battuto Del Potro. Jo-Wilfried si aggiudica anche i 250 punti in palio e consolida la sua ottava posizione nella Race. Ogni calcolo in vista del Master di fine anno è rimandato ai prossimi tornei, Valencia, Basilea e Parigi Bercy.
[1] Jo-Wilfried Tsonga b. [2] Juan Martin Del Potro 6-7(5) 6-3 6-4
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