OBIETTIVO CENTO(NOVE) TITOLI ATPIMMENSO ROGER
— SuperTennis TV (@SuperTennisTv) 16 febbraio 2018
Il match point che vale il n.1 #ATP!
Dopo più di 5 anni @rogerfederer torna in vetta al ranking!
A 36 anni e mezzo è il n.1 più anziano di sempre: un altro RECORD per l'incredibile #Federer! #tennis pic.twitter.com/n9MUfGMfQY
Tornare in testa alla classifica mondiale alla sua età è un primato che vale tantissimo, perché a una carriera da record aggiunge una longevità senza precedenti. Dopotutto, il record di settimane in testa (302) era già suo, e accrescerlo ulteriormente conta fino a un certo punto. Ciò che pesa davvero è aver polverizzato il precedente primato di Andre Agassi, che riprese la cima del ranking a 32 anni e due mesi, ed essere diventato il più anziano numero uno dell’Era Open. Lo recitava anche il premio ricevuto dalle mani di Richard Krajicek, “Oldest #1 in ATP history”. Dopo aver versato qualche lacrima di gioia, Federer ha indicato la scritta con un mix fra orgoglio e finta preoccupazione, perché ormai l’hanno capito tutto che l’età conta solo per gli altri. E pazienza se per tenere il passo è costretto lavorare il doppio, come ha detto al microfono dopo il successo, la sua passione per ciò che fa è tale da rendere leggeri tutti i sacrifici. Il numero che fa più impressione sono gli oltre 14 anni trascorsi da quando è salito in vetta per la prima volta, dopo il titolo del 2004 all’Australian Open, a oggi. Quattordici anni che l’hanno visto prima dominare, poi soffrire, quindi rinascere quando ci avrebbero scommesso sì e no le persone che gli stanno accanto. Ovviamente è un record anche quello, come sono un record i 5 anni e 106 giorni passati fra l’ultima volta che è stato in vetta e la successiva. Record, record, record, una parola che per lui è diventata assolutamente famigliare, ma che in futuro diventerà un miraggio per tanti, perché Federer sta inanellando primati che sarà molto complicato superare. E visto che per ora non ha alcuna intenzione di smettere, è giusto fissare nuovi obiettivi. Il prossimo sono i 100 titoli in carriera, che distano appena quattro successi. Il primo può regalarselo già in Olanda, a partire dalla semifinale con Andreas Seppi, per tornare in vetta in grande stile. Poi, volendo ci sarebbe il primato di Jimmy Connors, leader con 109 titoli. Per agguantarlo servirà un mezzo miracolo, ma quando c’è di mezzo Roger Federer sembra tutto un po’ più semplice.