Il tennista americano aveva violato il protocollo anti-covid dopo essere risultato positivo nel torneo di San Pietroburgo. Sam si salva grazie alla ‘buona condotta’ e potrà anche evitare la multa

Si è conclusa con poco meno di un nulla di fatto l’indagine su Sam Querrey. Il tennista americano l’aveva combinata grossa in autunno, fuggendo con la sua famiglia da San Pietroburgo dopo essere risultato positivo al coronavirus. Il numero 53 al mondo, in compagnia di moglie e figlio di otto mesi, era scappato dall’hotel in cui avrebbe dovuto passare la quarantena, in attesa di una visita da parte di alcuni medici che, in caso di sintomi, avrebbero ricoverato i membri della famiglia. Uno scenario che ha spinto Sam ad agire e a progettare una fuga con un jet privato senza avvertire nessuno, una evidente violazione del protocollo che aveva incassato una dura reprimenda da parte dell’Atp, etichettato come ‘grave reato’. Ora, a indagine conclusa, Querrey può tirare un sospiro di sollievo: nessuna squalifica ma solamente una multa da 20.000 dollari. “Considerando i tanti anni di buona condotta del Sig. Querrey – si legge nel comunicato – e altri fattori attenuanti, la multa è sospesa e verrà cancellata se non commetterà altre violazioni dei protocolli sanitari anti-Covid durante il periodo di prova di sei mesi“.