All’esordio nel tabellone principale dell’ATP 250 di Doha il 26enne spezzino gioca un match generoso contro il numero 10 del mondo, tenendogli testa per un set. Poi Berdych scappa via, ma il progetto top-100 è sempre più vivo. Nel frattempo, dopo quasi cinque anni, l’azzurro ritoccherà il proprio best ranking.Non sono certo i match contro gente del calibro di Tomas Berdych quelli che Alessandro Giannessi deve vincere per completare la sua rincorsa ai primi 100 del mondo. E allora il 26enne ligure può accontentarsi di far partita pari per un set, guadagnare un pizzico di fiducia in più nei propri mezzi e ripartire da un altro torneo, sperando in un sorteggio alla sua portata. La sfida fra il qualificato azzurro e il top ten ceco, sul Campo Centrale dell’ATP 250 di Doha è finita per 7-6 6-2 e ha confermato le sensazioni del finale di 2016: salvo sfortune varie, anche se visto quante ne ha passate Giannessi dovrebbe avere un credito con la sorte, il prossimo top-100 italiano sarà il mancino di La Spezia, grazie ai progressi importanti compiuti lontano dalla terra battuta, che fino a qualche tempo fa pareva l’unica superficie che potesse permettergli certi risultati. Li ha mostrati anche contro un avversario di spessore come Berdych, non dando troppo peso alla superiorità del ceco. Il numero 10 del mondo non gli ha concesso la minima chance, ma lui ha fatto il suo a testa bassa, con la classica qualità di fare quasi sempre la scelta giusta. Sapendo di partire spacciato poteva godersi il palcoscenico giocando a braccio sciolto, invece ci ha provato con i suoi mezzi, evitando di fare a pugni da fondo campo, variando col rovescio slice e usando a dovere gli angoli mancini. Con l’aiuto del servizio, sicuramente il colpo più migliorato nel corso degli anni, si è tenuto a galla in un paio di game delicati, meritando il tie-break. Lì è emerso il maggiore spessore del ceco, che ha dominato per 7-1 e poi è scappato via, allungando sull’1-1 del secondo set.IN AUSTRALIA COL BEST RANKING
L’azzurro, accompagnato in Qatar dalla fidanzata Francesca, aggiunge un altro match alle tante indicazioni dell’ultimo periodo, e può volare in Australia col pieno di fiducia, a caccia della seconda qualificazione consecutiva in un torneo del Grande Slam. La prima in assoluto è arrivata all’ultimo Us Open, quando si regalò anche la prima vittoria in un Major battendo lo statunitense Kudla, prima di giocare un match generoso contro il futuro campione Stan Wawrinka. Proprio l’esperienza newyorkese sembra aver acceso gli ultimi interruttori nella testa dell’azzurro, lanciandolo definitivamente verso quei top-100 che sembravano cosa fatta da ragazzino, quando era nel giro degli Slam juniores, ed erano diventati a portata di mano nel 2012. Tutto sembrava apparecchiato quando “Gianna” arrivò al numero 126 ATP, poi un insieme di problemi di vario genere (fastidi al ginocchio, una polmonite e pure otto mesi di stop per un infortunio al polso) l’hanno ricacciato lontano, obbligandolo a ripartire quasi da capo. Ma ora che il traguardo è di nuovo visibile a occhio nudo, c’è da scommettere che avrà una motivazione extra per andarselo a prendere. Nel frattempo, proprio grazie ai punti raccolti con la qualificazione al Qatar ExxonMobil Open, Giannessi migliorerà con grande probabilità il best ranking fatto segnare dell’aprile di cinque anni fa, visto che al momento è numero 123 della classifica virtuale. Un piccolo passo avanti che nasconde un grande riscatto. Con la speranza, che profuma di certezza, di non dover aspettare cinque anni per vederlo ancora più su.
ATP 250 DOHA – Primo turno
Tomas Berdych (CZE) b. Alessandro Giannessi (ITA) 7-6 6-2
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