Nei quarti di Delray Beach, Anderson cancella 3 match-balls ad A-Rod. John (seeding 1) sempre più favorito per il successo finale…

di Fabio Bagatella – foto Ray Giubilo

 

Assenti i due grandi protagonisti della passata edizione, il vincitore Juan Martin Del Potro ed il finalista Janko Tipsarevic, sono stati i padroni di casa statunitensi a monopolizzare l'attenzione dell'ATP 250 di Delray Beach ($442,500 – cemento – outdoors): John Isner e Andy Roddick. L'attesa semifinale stelle-strice, tuttavia, non ci sarà per merito di Kevin Anderson, capace di estromettere A-Rod nei quarti cancellandogli anche tre match-points.

 

Parte alta del main draw perfettamente “regolare”: le prime quattro teste di serie – rispettose del loro ranking – sono approdate ai quarti di finale con pochi grattacapi. Nei complessivi otto incontri che hanno vinto i “fab 4” – John Isner (1), Bernard Tomic (8), Andy Roddick (4) e Kevin Andreson (7) – solo A-Rod e il sudafricano hanno infatti perduto un set (rispettivamente contro Philpp Petzschner nel match d'esordio e Xavier Malisse negli ottavi).

 

Neppure un set perso invece da John Isner (ATP 11). Nei quarti di finale, il gigante della Nord Carolina – protagonista al 1° turno di un tiebreak infinito col connazionale Jesse Levine concluso 17-15 – si è infatti sbarazzato in due rapidi set (6-3 6-2 in 56') anche di Bernard Tomic (ATP 37). Ancora troppo “leggero” il 19enne australiano per arginare la strapotenza fisica dello yankee, che pare sempre più lanciato verso la top ten mondiale (anche se il distacco dal trio Fish-Del Potro-Tipsarevic supera ancora i 500 punti).

 

A sfidare Isner per un posto nella finalissima non ci sarà ci sarà Andy Roddick (ATP 30), ma Kevin Anderson (ATP 36). Lo statunitense – che non giocava in Florida dal lontano 2003 (l'anno prima perse in finale con Davide Sanguinetti) – ce l'ha messa tutta per regalare agli spettatori una “semi” stelle-strisce. I suoi intenti si sono però infranti nel tiebreak del secondo parziale, quando il sudafricano gli ha annullato tre match-balls. 2-6 7-6(9) 6-4 il risultato per Anderson, con Roddick capace anche di recuperare un break di svantaggio nel terzo set, prima di capitolare definitivamente. Isner e Anderson si sono sfidati 5 volte, lo yankee conduce 3-2 (2-2 sul duro). Ultimo incrocio l'anno scorso a Miami con vittoria del sudafricano 6-3 7-6.

 

Se la parte alta del main draw ha visto i quattro favoriti del seeding contendersi i due posti per la semifinale, nella sezione bassa del tabellone l'unica testa di serie a raggiungere i quarti di finale è stata Philipp Kohlschreiber (5). Il tedesco (ATP 32), che pareva in gran spolvero (cinque giochi concessi al belga Olivier Rochus e quattro al croato Ivan Dodig) si è invece fatto sorprendere da Dudi Sela (ATP 75). Kholi si è arreso 6-4 6-7(4) 6-0. L'israeliano, la cui ultima “semi” ATP risaliva al 2010 (Chennai), si giocherà l'ingresso in finale con l'australiano Marinko Matosevic (ATP 173).

 

Scalpi “eccellenti” nel cammino di Matosevic, proveniente dalle qualificazioni. Dopo aver superato il croato Ivo Karlovic e il russo Alex Bogomolv Jr (sesta testa di serie), il 26enne di origini bosniache ha liquidato nei quarti anche il campione 2010 Ernests Gulbis (ATP 78). Intascato il primo set, il discontinuo lettone si è letteralmente sciolto sotto il sole della Florida. 3-6 6-1 6-1 lo score conclusivo per Matosevic, che per la prima volta in carriera raggiunge le semifinali di un evento del circuito maggiore. Nei tre precedenti tra Sela e Matesovic, l'ultimo dei quali proprio in Florida l'anno scorso (primo turno), altrettante vittorie dell'israeliano in tre parziali.

 

 

 


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