La nuova stagione del circuito Challenger è ormai alle porte, riviviamo il 2023 attraverso alcune incredibili statistiche

Un 2023 incredibile quello vissuto all’interno del circuito Challenger, che come ogni anno offre match incredibili e autentiche emozioni. Con la prossima stagione che è ormai alle porte, vogliamo raccogliere tutte le statistiche più “folli” degli ultimi 12 mesi, per prepararci al meglio alla stagione che verrà.

Partiamo con la finale più lunga di sempre nel circuito, un record che resisteva dal 2015 e che è stato infranto nel Challenger di Pau. Sul cemento indoor francese infatti Luca Van Assche si è imposto su Ugo Humbert con il punteggio di 7-6, 4-6, 7-6 dopo una maratona durata 3 ore e 56 minuti. Il precedente record era di 3 ore e 31 minuti, sarà difficile fare meglio dei due francesi. Sempre in termini di record di durata, il 2023 ha visto anche disputarsi il più lungo match tie-break nel circuito Challenger. A Bratislava, a livello di quarti di finale, la coppia formata da Andrey Golubev e Denys Molchanov si è imporsta per 17-15 al super tie-break contro Ivan Liutarevich e Vladyslav Manafov, in un match che aveva visto anche i due precedenti set decidersi al tie-break.

In termini di punteggio, inoltre, il 2023 dei Challenger si è caratterizzato per un buon numero di Bagel. Sono infatti in totale 6 le partite che sono terminate con il punteggio di 6-0, 6-0, una di queste vede protagonista anche un tennista italiano. Stefano Travaglia non ha concesso neanche un game a Oscar Jose Guttierez, nel secondo turno del Challenger di Tenerife (3). Si è sfiorata addirittura una finale che poteva terminare con il più clamoroso dei risultati, peccato che Coleman Wong ha salvato tre match point contro James Duckworth sul punteggio di 0-6, 0-5, 0-40 nel Challenger di Shenzen (2).

C’è un po’ d’Italia anche rispetto a una particolare statistica, ovvero la prima finale Challenger tra due ex top 10 dopo 17 anni. Parliamo infatti del Challenger di Valencia, nel quale il nostro Fabio Fognini ha sconfitto in rimonta Roberto Bautista-Agut con il punteggio di 3-6, 7-6, 7-6 e dopo aver salvato due match point. Non accadeva dal 2006, quando Guilermo Canas – tornato alle competizioni dopo uno stop per doping – sconfisse Nicolas Lapentti a Montevideo.

Troviamo poi un giocatore che nel 2023 ha vissuto un momento di forma incredibile, che gli ha consentito di vincere tre titoli Challenger in tre settimane consecutive. Parliamo di Max Purcell che durante lo swing indiano – Chennai, Bangalore, Pune – ha infilato una serie di 15 vittorie consecutive e per l’appunto tre titoli conquistati. Soltanto a Chennai ha rischiato di doversi fermare, annullando due match point a Nicolas Moreno de Alboran in finale. Era accaduto già negli ultimi due anni, prima con Griekspoor nel 2021 e poi con Shelton nel 2022.

Chiudiamo infine con una vittoria che ha dell’incredibile, almeno in termini di ranking. Kei Nishikori è infatti il primo giocatore di sempre a vincere un titolo Challenger senza essere presente nel ranking mondiale. Questo è successo a Palmas del Mar, quando al ritorno in campo dopo 19 mesi di inattività ha sconfitto in finale Michael Zheng con il punteggio di 6-2, 7-5. Prima di lui, il risultato migliore apparteneva a Guido Andreozzi, che nell’ultima settimana del 2022 aveva ottenuto un titolo Challenger da numero 901 ATP.