di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Neanche l’assenza del penta-campeon Rafa Nadal, ha impedito alla Spagna di trionfare nel torneo di Barcellona, tradizionale appuntamento terraiolo incastonato tra i Master1000 di Montecarlo e quello di Roma. A non far rimpiangere i fasti nadaliani, ci ha pensato quello che potrebbe essere considerato il suo erede, se non fosse che Fernando Verdasco è nato 3 anni prima del maiorchino, sebbene si sia rivelato al grande pubblico appena un anno fa.
La tremenda lezione impartitagli solo sette giorni prima da Rafa (6-0 6-1), non ha scalfito le sicurezza del madrileno, che in finale ha dovuto fronteggiare i missili di Robin Soderling, all’esordio stagionale sulla terra battuta. Il finalista uscente del Roland Garros si porta 0-30 sul servizio di Verdasco, avanti 3-2, prima di subire un parziale di 12 punti a 1 con cui Verdasco ipoteca il primo parziale, chiuso con il punteggio di 6-3.
Il secondo set si apre con Soderling che opera immediatamente il break, senza riuscire a confermarlo nel game successivo. Sul 3-2 Fernando si procura una palla break che potrebbe chiudere definitivamente il match. Come nel primo set, è il giocatore sull’orlo del baratro che si ribella, mettendo a segno un parziale di 4 giochi di fila.
Nel terzo, però, Soderling torna a essere falloso di rovescio, con Verdasco che opera il break decisivo nel quarto game, senza concedere all’avversario alcuna possibilità di rientrare nel match.
Per Verdasco si tratta del quinto titolo in carriera, il secondo stagionale dopo quello conquistato a San Jose in febbraio. Per l’ottavo anno di fila, a trionfare al Real Club de Tenis Barcelona è uno spagnolo. Nando va così ad unirsi a Carlos Moya (2003), Tommy Robredo (2004) e Rafael Nadal (2005-2009). Un dominio senza eguali che non pare intenzionato in alcun modo a placarsi.
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