Lo straordinario lavoro del dipartimento di comunicazione del Conde de Godò ha permesso al torneo di avere successo nonostante una data non troppo favorevole e l'ingombrante concorrenza di Madrid. Quasi ogni giorno ci informano sulle novità del torneo via sito, newsletter e social network. Come se si giocasse dodici mesi all'anno.

Sono pochissimi i tornei che possono avere successo a prescindere dall'entry list, dal campo di partecipazione e dai temuti forfait dell'ultim'ora. Gli Slam, alcuni match di Coppa Davis e certi Masters 1000 con particolare tradizione. Per il resto, sta alla bravura e alla capacità degli organizzatori. Un piccolo capolavoro di marketing è stato compiuto dagli organizzatori dell'ATP 500 di Barcellona, il mitico Conde de Godò che da qualche anno si è inchinato alla legge del business, regalando il nome al proprio title sponsor. Oggi si chiama “Barcelona Open Banc Sabadell” e negli anni ha dovuto fronteggiare alcune batoste. Ok, ha la fortuna di essere tra i tornei preferiti di Rafa Nadal: in un Paese come la Spagna (al netto delle vicende catalane) è un surplus decisivo, però la nuova gerarchizzazione dei tornei lo ha un po' penalizzato. Da quando sono stati varati i Masters 1000, il calendario lo ha inserito subito dopo Monte Carlo. Non proprio il massimo, anche perché il Roland Garros è ancora piuttosto lontano e quindi i non specialisti tendono a non giocare ancora sulla terra. Soltanto la grande professionalità di Nadal ha evitato che arrivasse il suo dolorosissimo forfait, ma difficilmente l'entry list può essere paragonabile a quella di un Masters 1000. E poi, dal 2009, c'è stato lo spostamento di Madrid. D'improvviso, Barcellona ha perso lo status di più importante torneo spagnolo su terra, travolto dall'opulenza madrilena.

REGALA NADAL
Eppure gli organizzatori non si sono persi d'animo e hanno inventato un sistema di comunicazione molto efficace e, soprattutto, attivo 12 mesi all'anno. Se vi iscrivete alla newsletter dell'evento, avrete la sensazione che il Conde Godò sia sempre vivo, in corso di svolgimento, informandoci di qualsiasi piccola novità. Alcune sono interessanti, altre sono trascurabili, ma c'è la sensazione che Barcellona sia sempre “sul pezzo”. In queste ore, hanno inviato l'ennesima newsletter riguardante l'edizione 2018 (in programma dal 21 al 29 aprile). Lo slogan è banale “Regala Nadal”: acquistando i biglietti, si avrà la certezza di vedere dal vivo la leggenda del tennis spagnolo. Un modo come un altro per fare un regalo di Natale (stessa strategia adottata dalla FIT per gli Internazionali di Roma, con tanto di spot TV su SuperTennis), ma le idee di marketing non si fermano qui. Per esempio, qualche settimana fa hanno pubblicizzato a dovere un viaggio a Manacor in cui hanno consegnato a Nadal una copia del loro maxi-trofeo, del peso di ben 13 kg. Il direttore del torneo Albert Costa si è recato personalmente nell'accademia di Rafa, regalandogli una replica della coppa per il suo decimo titolo, dopo che ne aveva già avuta una nel 2009 per i primi cinque successi. L'iniziativa ha avuto una certa risonanza ed è servita a ribadire la presenza di Nadal anche nel 2018.

COMUNICAZIONE A 360 GRADI
Gli organizzatori sono molto bravi anche nello stringere accordi con largo anticipo. Per questo, hanno pubblicizzato a dovere l'accordo con Grigor Dimitrov, numero 3 ATP, la cui presenza ha un grande valore dopo il successo al Masters. Ma le iniziative non finiscono qui: è di queste ore la notizia che durante il torneo ci sarà un omaggio per Toni Nadal, premiato per la sua straordinaria carriera da coach, terminata al Masters (almeno come tecnico itinerante). Sarà la prima volta che un allenatore sarà premiato durante il torneo. Pur di tenere viva l'attenzione, fanno anche comunicazione un po' spicciola: giusto in queste ore, ci hanno informato che David Ferrer ha giocato con un socio del Real Tenis Club Barcelona nel contesto delle sue iniziative benefiche. Insomma, sono davvero bravi. Per non parlare del sito internet del torneo: oltre a essere in tre lingue (spagnolo, inglese e catalano), viene aggiornato quasi ogni giorno con notizie legate al mondo del tennis, e non soltanto del Conde Godò. Davvero un gioiellino, che si estende a tutte le piattaforme social. Per questo, non c'è da stupirsi del successo di un evento che avrebbe potuto accartocciarsi su se stesso (un po' come è successo ad Amburgo), e invece ha saputo rilanciarsi alla grande. Se avete un po' di budget per una trasferta tennistica nel 2018, Barcellona può essere davvero una bella soluzione.