A sette giorni dalla finale vinta ad Anversa, Jo-Wilfried Tsonga andrà a caccia del titolo anche a Vienna. Dodici mesi fa lo fermò il miglior Murray di sempre, mentre stavolta sarà favorito contro Pouille. Un successo gli permetterebbe di salire sul podio dei più vincenti del 2017, ma soprattutto può diventare fondamentale in chiave ATP Finals. Quest'anno a Parigi-Bercy ci sarà da divertirsi.Fino a una decina di giorni fa Jo-Wilfried Tsonga sembrava ormai tagliato fuori dalla corsa alle ATP Finals, ma i suoi diretti concorrenti non avevano fatto i conti con l’arrivo della breve stagione sul veloce indoor. Nei palazzetti europei l’ex finalista dell’Australian Open si esalta, e a sette giorni dal titolo all’European Open di Anversa il francese sarà in campo anche per la finale dell’Erste Bank Open di Vienna. Fanno 550 punti guadagnati in un paio di settimane, che possono diventare 750 se domenica dovesse vincere il derby contro Lucas Pouille. Significa corsa al Masters ufficialmente riaperta, e testa a testa con Juan Martin Del Potro – in finale a Basilea contro Federer – che si fa sempre più interessante. La settimana austriaca di Tsonga è iniziata in salita, con due delicate vittorie in rimonta contro Khachanov e Dzumhur, ma il successo nei quarti di finale contro uno stanco Alexander Zverev ha creato una grande chance, e il 32enne di Le Mans ha tutta l’intenzione di sfruttarla. Dopo aver fatto fuori il grande favorito non poteva arenarsi contro uno dei Philipp Kohlschreiber più in difficoltà (classifica alla mano) degli ultimi due anni, peraltro battuto 10 volte su 11, e Tsonga non ha deluso. Ha sparato 19 ace e 45 colpi vincenti, la metà o quasi col solito drittone, e ha giocato meglio i pochissimi punti importanti, spegnendo l’estro e l’intelligenza tattica di Kohlschreiber grazie al servizio, il colpo simbolo del suo successo. È quello che gli è costato l’unico break, sul 2-2 del primo set e a causa di un paio di doppi falli di troppo, ma subito tornato indietro. Però è anche quello che, grazie a una prima da 38 punti su 41 (e 100% di resa nel secondo set), gli ha permesso di vincere i game con agio e mettere pressione al tedesco nei turni di risposta. A forza di provare e riprovare, Kohlschreiber è andato in tilt sul 5-5 del secondo set commettendo tre errori di fila, lui l’ha fulminato con una gran risposta sulla palla-break e si è preso la quinta finale dell’anno.LONDRA SI AVVICINA, MA SERVONO ALTRI PUNTI
La buona notizia, per Tsonga e per i suoi tifosi, è che le finali le ha vinte tutte e quattro: da Rotterdam ad Anversa, passando per Marsiglia e Lione. Dovesse fare cinque, bissando il titolo del 2011 (prima dell’upgrade di Vienna ad ATP 500), il transalpino agguanterebbe Alexander Zverev sul podio dei più titolati del 2017, dietro solamente a Roger Federer e Rafael Nadal. I suoi titoli non varranno come quelli del tedesco, ma vien quasi da dire che uno che vince quattro o cinque tornei meriti un posto al Masters. Invece gli restano poche carte da giocarsi e non deve fallire, a partire dal duello di domenica contro Pouille, che in precedenza l’aveva spuntata per 6-7 6-4 6-3 su Kyle Edmund, dando di nuovo segnali di vita in un’annata molto al di sotto delle aspettative. Il favorito sarà Tsonga, ma dovrà cercare di raccogliere qualcosa in più dal rovescio, perché la palla del connazionale viaggia di più di quella di Kohlschreiber e quando gli avversari lo inchiodano dalla parte sinistra lui fa parecchia fatica, a difendersi come a contrattaccare. Ma sotto tanti altri aspetti è superiore, e il feeling con la superficie gli darà un ulteriore aiuto. Quest’anno sul veloce al coperto ha vinto 20 incontri su 22, ed è lì che è nascosta buona parte della sua possibilità di correre ancora per un posto alle ATP Finals. Attualmente i giocatori già qualificati sono sei, con David Goffin al settimo posto e Carreno Busta all’ottavo. Vincendo il torneo Tsonga salirebbe a quota 2520 punti, scavalcando in un colpo solo Del Potro (a patto che non vinca a Basilea) e Anderson, e portandosi a soli 95 punti da Carreno Busta. In mezzo, con 80 punti meno dello spagnolo, ci sarebbe anche Sam Querrey, ma a pelle l’americano e Anderson sembrano avere qualche chance in meno. Anche perché la prossima settimana c’è Parigi-Bercy, da sempre uno dei tornei in cui Tsonga riesce a fare miracoli. Il fattore stanchezza potrebbe giocare la sua parte, ma la rinuncia alla trasferta asiatica potrebbe rivelarsi una mossa azzeccata.
ATP 500 VIENNA – Semifinali
Jo-Wilfried Tsonga (FRA) b. Philipp Kohlschreiber (GER) 7-6 7-5
Lucas Pouille (FRA) b. Kyle Edmund (GBR) 6-7 6-4 6-3
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