La rincorsa di Fabio Fognini a un posto (almeno da riserva) per le ATP Finals prosegue a Vienna, dove il ligure vince un ottimo match contro Damir Dzumhur. La buona notizia è che la caviglia sembra a posto. Mercoledì c'è Fucsovics. Parte bene anche Seppi a Basilea: l'altoatesino lascia 4 game a Daniel, e può giocarsela contro Medvedev.46, and counting. È il numero stampato sul cupolino della Yamaha del suo amico Valentino Rossi, ma sono anche le vittorie raccolte nel 2018 da Fabio Fognini, che continua a ritoccare al rialzo il suo record personale. L’ultima è arrivata nel pomeriggio all’ATP 500 di Vienna, dove il tennista ligure si è recato direttamente dopo la semifinale a Stoccolma, nel rush finale che potrebbe consegnargli un posto alle ATP Finals, e ha esordito superando per 6-4 6-3 il bosniaco Damir Dzumhur. Secondo la matematica è ancora possibile che Fabio entri da titolare, ma è irrealistico pensare che possa recuperare oltre 800 in due tornei a John Isner (nono ma ultimo dentro, dando per scontato il forfait di Del Potro), mentre sono maggiori le chance di arrivare a Londra almeno nel ruolo di riserva. Per questo, il ligure deve provare a dar fondo a tutte le energie che sono rimaste nel suo serbatoio, cercando di non sprecarne inutilmente, visto che per raccogliere qualche punto dovrà arrivare almeno in semifinale. L’ha fatto bene contro Dzumhur, avversario tecnicamente lontano anni luce dall’azzurro, ma che poco più di un anno fa gli aveva scippato il titolo a San Pietroburgo, battendolo in rimonta in finale. Stavolta, invece, la doppia rimonta l’ha completata Fabio, riuscendo per due volte di fila ad alzare il livello a comando, quando il rivale ha tentato la fuga sul 4-3 e servizio del primo set e sul 2-0 del secondo. Fabio l’ha subito ripreso e poi superato, senza apparenti difficoltà e – soprattutto – senza apparenti problemi alla caviglia, dolorante da Pechino. Un buon segno in vista del prossimo match, domani pomeriggio contro Marton Fucsovics: un avversario non semplicissimo sul veloce indoor, ma che non può far paura a un giocatore con le ambizioni di Fognini.
BENE SEPPI A BASILEA, FUORI CECCHINATO
Insieme a quella del numero uno d’Italia, è iniziata bene anche la settimana di Andreas Seppi, giunto a Basilea dopo l’amara sconfitta contro Adrian Mannarino in semifinale a Mosca. Conoscendo Seppi, il KO poteva lasciare qualche spettro negativo, invece l’altoatesino è ripartito subito forte alla St. Jakobshalle di Münchenstein, dove nel giorno dell’esordio del sempre attesissimo Roger Federer ha lasciato le briciole al giapponese di padre americano Taro Daniel, numero 74 del mondo. Il nipponico è un onesto mestierante, ma esprime il suo miglior tennis sulla terra battuta, e malgrado fosse rodato dalle qualificazioni non è riuscito a raccogliere più di cinque game, in una partita mai in discussione. Seppi ha vinto senza grandi difficoltà i primi otto giochi della partita, salendo sul 6-0 2-0, e con un nuovo break nel settimo game si è portato a servire per il match sul 5-2. A quel punto si è rilassato, ha smarrito il servizio a zero e poi ha perso anche un altro game, ma sul 5-4 non ha fatto scherzi, tenendo la battuta a 15 e guadagnandosi la sfida contro Daniil Medvedev, passato sul tedesco Marterer. A Basilea, Seppi ha messo in cassaforte la sua 24esima vittoria del 2018: un dato che evidenzia come quella che sta per terminare sia probabilmente la migliore delle sue ultime cinque stagioni. È terminato all’esordio, invece, il torneo di Marco Cecchinato, sconfitto lunedì sera dallo svizzero Henri Laaksonen, numero 175 del mondo. Il siciliano si è arreso con il punteggio di 6-4 6-2, confermando il suo scarso feeling col veloce indoor.

ATP 500 VIENNA – Primo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Damir Dzumhur (BIH) 6-4 6-3

ATP 500 BASILEA – Primo turno
Andreas Seppi (ITA) b. Taro Daniel (JPN) 6-0 6-4