Era da un pezzo che non si vedeva un Seppi ordinato, efficace e concreto come quello di Rotterdam. La sorte gli ha dato un posto da lucky loser e l'altoatesino non poteva sfruttarlo meglio: dopo Sousa e Zverev fa fuori anche Daniil Medvedev, conquistando una semifinale che in un ATP 500 mancava da due anni e mezzo.Se quelli della trasferta australiana potevano essere degli indizi, la semifinale all’ATP 500 di Rotterdam è una prova: Andreas Seppi c’è ancora, vuole ancora essere protagonista, e soprattutto ha ancora il tennis per riuscirci. Le difficoltà del 2017 avevano sollevato più di un dubbio, ma l’avvio della nuova stagione li ha già cancellati tutti, tornando a mostrare un giocatore competitivo ad alti livelli, con quel preciso ordine tattico che fa tanto piacere a coach Massimo Sartori e anche con una capacità tutta nuova di sfruttare le occasioni. Non è mai stato il suo forte e mai lo sarà, ma si può sempre migliorare, anche coi 34 anni da compiere il prossimo mercoledì. Dieci anni fa il compleanno lofesteggiò sul Campo Centrale, col pubblico dell’Ahoy che gli intonò “happy birthday” dopo uno splendido successo contro Rafael Nadal, mentre stavolta lo farà con in tasca un risultato che gli mancava da un po’, raccolto quando meno se l’aspettava. Il suo torneo era finito domenica, con la sconfitta contro Martin Klizan nelle qualificazioni, ma la sorte gli ha dato un dito regalandogli un posto da lucky loser, e l’altoatesino si è preso tutto il braccio. Ha fatto fuori Sousa, poi Zverev e quindi anche Daniil Medvedev, battuto per 7-6 4-6 6-3 al termine di un match strano, che ha rischiato di sfuggirgli senza un vero perché, dopo un primo set praticamente perfetto. Ma Andreas è stato bravo a riportare la partita su suoi binari nel terzo set, e sorretto da un ottimo rendimento al servizio – autentica costante di questo inizio di stagione – ha trovato un buon successo, contro un giocatore che stilisticamente non emoziona ma ha un gran bel rovescio, la palla pesante e sa come vincere le partite, e solo qualche settimana fa a Sydney si è regalato il primo titolo ATP in carriera. SEPPI SCALA 22 POSIZIONI IN UN COLPO SOLO
Il match ha cambiato volto a metà del secondo set, quando Medvedev ha chiesto l’intervento del fisioterapista per un fastidio alla coscia, stabilizzata con una vistosa fasciatura. Almeno all’inizio qualche difficoltà negli spostamenti c’era sul serio, ma per lunghi tratti si è trasformata nella sua forza. Lo stop, infatti, ha spezzato il ritmo a Seppi, e al rientro in campo il 21enne moscovita ha iniziato a colpire a tutto braccio. La sua palla arrivava talmente forte che Andreas ha faticato a farlo correre, ha perso il servizio nel settimo game e si è ritrovato al terzo set, e pure con una palla-break da fronteggiare nel game d’apertura. Ma l’ha fatto alla grande: ha sparato uno dei 15 ace del giorno, e sul 2-1 il vantaggio se l’è preso lui. Definitivo. Perchè se è vero che il break è subito tornato indietro, è vero anche che il russo non è riuscito a riagganciarlo. Medvedev ha perso di nuovo la battuta nel sesto gioco, e poi ha provato a rimanere in partita in ogni modo sperando invano che passasse una chance. Al quarto match-point (ma primo in battuta) Seppi ha chiuso i conti con un servizio vincente, si è conquistato una semifinale che a livello di ATP 500 mancava dall’estate del 2015, e anche l’onore di essere il primo ad affrontare Roger Federer dopo il suo ritorno – al momento virtuale, l’ufficialità arriverà solo lunedì – in testa alla classifica mondiale. “Se riesco a star bene fisicamente e a trovare un pizzico di continuità non credo sia impossibile vincere quella decina di match in più che mi porterebbero di nuovo nella top-50”, ci aveva detto Seppi nell’intervista dello scorso novembre, e sta avendo ragione. Il traguardo dista ancora 130 punti, ma con la semifinale olandese Andreas recupererà 22 posizioni in un colpo solo, risalendo al numero 59 ATP. Una situazione che permette di fissare nuovi obiettivi.

ATP 500 ROTTERDAM – Quarti di finale
Roger Federer (SUI) b. Robin Haase (NED) 4-6 6-1 6-1
Andreas Seppi (ITA) b. Daniil Medvedev (RUS) 7-6 4-6 6-3
David Goffin (BEL) b. Tomas Berdych (CZE) ritiro
Grigor Dimitrov (BUL) b. Andrey Rublev (RUS) 6-3 6-4