Brutto match del ligure al secondo turno del Brasil Open: parte meglio in entrambi i set ma si arrende 6-2 6-3 ad Albert Ramos-Vinolas. L’aveva battuto nove volte su nove, poi ci ha perso le ultime due sfide. Se ne va una chance importante: nei quarti avrebbe trovato Nicolas Kicker.
Fino a qualche mese fa, Albert Ramos-Vinolas reggeva sulle spalle lo status di avversario perfetto per Fabio Fognini. Aiutato da un’importante superiorità tecnica, l’azzurro l’aveva sconfitto nove volte in altrettanti confronti, dimostrando di soffrire ben poco i “cariconi” mancini del 29enne spagnolo. Entrava in campo con le idee chiare, dominava gli scambi e gli lasciava (spesso) poco spazio. Poi, lo scorso anno a Vienna è arrivata la prima sconfitta, ma quello era un Fognini scarico e affaticato, reduce dalla finale della settimana prima a Mosca, dove peraltro aveva superato nettamente proprio Ramos-Vinolas. Insomma, un match a sé, non troppo indicativo. Lo è invece decisamente di più il 6-2 6-3 con cui il tennista di Matarò si è sbarazzato di un brutto Fognini al secondo turno dell’ATP 500 di Rio De Janeiro, il torneo più importante della Golden Swing sudamericana. Fabio arrivava con sensazioni positive, dopo aver restituito a Tommy Robredo il netto k.o. di sette giorni prima a Buenos Aires, invece il campo centrale del Brasil Open – che nel 2016 lo vide battere Nadal e arrivare in finale – l’ha bocciato al termine di un match iniziato bene ma finito con appena 5 game nel tabellino, dopo 80 minuti di gioco. Fognini è partito meglio in entrambi i set, salendo di un break in apertura, ma il vantaggio è durato ben poco e troppi errori l’hanno condannato a una sconfitta difficile da mandare giù. Specie se si considera che ai quarti di finale avrebbe trovato ad attenderlo l’argentino Nicolas Kicker, fuori dai primi 100 del mondo e giunto fra gli ultimi otto battendo altri due qualificati. Una splendida chance per raccogliere 180 punti (di cui l’azzurro ha bisogno come il pane) polverizzata in un match scivolato via in maniera troppo rapida, e indirizzato definitivamente dall’ottavo game del secondo set. Fabio ha salvato tre palle-break, ma poi ha commesso due errori gratuiti e un lancio di racchetta (che ha bucato il telone di fondo campo) gli è costato un penalty-point che ha permesso a Ramos-Vinolas di partire 15-0 nel successivo turno di battuta. Un vantaggio che lo spagnolo non si è lasciato sfuggire. Alla tournèe sudamericana dell’azzurro resta un solo torneo, a San Paolo, ultima chance per raccogliere qualche punto sull’amata terra battuta prima dei Masters 1000 di Indian Wells e Miami, due tornei storicamente poco amici. Ci ha giocato bene solamente nella sua magica prima parte di 2014, raggiungendo gli ottavi di finale sia in California sia in Florida. Ma quello era un altro Fognini, e le possibilità di rivederlo con continuità a quei livelli paiono sempre inferiori.
 
ATP 500 RIO DE JANEIRO – Secondo turno
Albert Ramos (ESP) b. Fabio Fognini (ITA) 6-2 6-3